Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein".
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)
Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine.
I vertici Ucoii indagati per istigazione all'odio razziale una cronaca corretta
Testata: Corriere della Sera Data: 08 febbraio 2007 Pagina: 25 Autore: Maria Antonietta Calabrò Titolo: «Indagati Piccardo e Dachan: «Istigano all'odio razziale»»
Dal CORRIERE della SERA dell'8 febbraio 2007, la cronaca di Maria Antonietta Calabrò:
ROMA — Istigazione all'odio razziale contro gli ebrei: per questo reato i vertici dell'Ucoii (l'organizzazione che controlla oltre l'80 per cento delle moschee italiane) sono sotto inchiesta della Procura di Roma. Il portavoce ed il presidente dell'Unione delle comunità islamiche in Italia, Hamza Piccardo e Mohamed Nour Dachan, dovranno presentarsi mercoledì prossimo 14 febbraio davanti al Procuratore capo, Ferrara, e all'aggiunto Cordova, per essere interrogati, a conclusione delle indagini condotte dalla Digos. Un passaggio che prelude al deposito degli atti e ad una richiesta di rinvio a giudizio per violazione della legge Mancino. Pena prevista: fino a sei anni di carcere, visto che a Dachan e Piccardo viene contestato il cosiddetto «dolo specifico», ossia la precisa finalità di istigazione contro gli ebrei. L'accusa fa riferimento a un'inserzione a pagamento fatta pubblicare sui giornali in agosto (durante la crisi tra Israele e Libano) dal titolo «Ieri stragi naziste, oggi stragi israeliane» che gli inquirenti imputano a Dachan in quanto legale rappresentante dell'Ucoii, nella sua qualità di presidente. Quel manifesto (che suscitò scalpore e polemiche) affermava che «lo stato d'Israele è nato dalla pulizia etnica» e terminava con l'equazione «Marzabotto=Gaza=Fosse Ardeatine=Libano». A Piccardo invece la procura contesta quanto apparso a sua firma sul sito internet dell'Ucoii, che ha ripubblicato il manifesto apparso sui giornali in un contesto che per i pm non lascia dubbi. Secondo l'accusa Piccardo con le sue parole sul sito web «incitava a commettere violenze e atti di provocazione alla violenza per motivi razziali e religiosi». «In quanto credenti — ha scritto — sappiamo che Iddio odia gli aggressori e che la sola reazione da Lui accetta è quella proporzionata all'offesa subita...». Incriminato anche un messaggio del 24 luglio 2006 dell'associazione «Iman Mahdi» in cui si lancia un appello «a tutti gli uomini di buona volontà a contribuire a porre fine una volta per tutte al sedicente stato di Israele, a questo mostro immondo che si nutre di sangue innocente». «Se non fosse un atto dovuto, sarebbe preoccupante» ha detto l'avvocato Carlo Corbucci. Per Piccardo le accuse sono «fuori dal mondo». In un'interpellanza i parlamentari Malan e Stracquadanio, di FI, avevano sollecitato lo scioglimento dell'Ucoii in quanto la legge vieta ogni organizzazione che inciti alla discriminazione o alla violenza. «L'Ucoii esca dalla consulta islamica» del Viminale ha chiesto ieri Maurizio Gasparri di An.
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