E Salerno s'inventa la rioccupazione di Gaza data per imminente, anche se in Israele nessuno la vuole.
Testata: Il Messaggero Data: 05 febbraio 2007 Pagina: 21 Autore: Eric Salerno Titolo: «Israele pronto a occupare Gaza»
Peres e Olmert negano , 'esercito non ha un piano in proposito e valuta l'ipotesi solo nel caso gli scontri interpalestinesi generino nuovi attacchi a Israele. Eppure, per Il MESSAGGERO del 5 gennaio 2007 e per Eric Salerno Israele è "pronto a occupare Gaza".
Pura disinformazione, per continuare a fare propaganda antisraeliana anche mentre infuria la guerra civile palestinese.
Ecco il testo
E' guerra civile, indicano notizie e immagini che rimbalzano dalla striscia di Gaza, ma nonostante morti e feriti, battaglie e vendette, la maggioranza della popolazione rimane fuori dello scontro, chiusa nelle case per evitare di essere coinvolta anche indirettamente, e guarda con scetticismo e crescente diffidenza ai leader di Hamas e Fatah, gli unici che possono fermare l'incubo al quale le forze armate israeliane minacciano di aggiungere un nuovo massiccio intervento. Domani, alla Mecca, Mahmoud Abbas (Abu Mazen), Khaled Meshal, capo politico di Hamas e il premier palestinese Ismael Haniyeh, tra una tappa e l'altra del tradizionale pellegrinaggio ai luoghi santi dell'Islam, cercheranno di trovare un'intesa sul futuro del loro popolo.
Ieri pomeriggio, raggiunta l'ennesima tregua dopo tre giorni di combattimenti ore in cui altri 29 palestinesi, uomini, donne e bambini, sono morti e centinaia feriti, i miliziani armati hanno lasciato le strade. E' una pausa. E se le due principali formazioni palestinesi non riusciranno ad accordarsi su un governo d'unità o quanto meno a consolidare la tregua, togliere i rispettivi posti di blocco e rilasciare alcune decine d'ostaggi tra i quali il nipote di Mohamed Dahlan, uomo forte di Fatah a Gaza finito nelle mani di miliziani di Hamas. c'è il rischio che la situazione possa degenerare e il caos, finora limitato alla "striscia", raggiungere e coinvolgere anche la Cisgiordania. I diecimila uomini armati e ben addestrati del movimento fondamentalista islamico a Gaza "striscia" sono pronti a fronteggiare i sessantamila uomini di Fatah, gente meno preparata ma decisa a sostenere sia il presidente Abbas che Dahlan.
Il vertice della Mecca è stato organizzato dai sauditi i quali puntano non soltanto a mettere fine alla guerra civile palestinese ma a convincere i dirigenti di Hamas ad accetta re il piano arabo d i pace formulato dal re saudita cinque anni fa. Prevede la fine del conflitto con Israele in cambio della restituzione dei territori occupati e la sistemazione della questione dei rifugiati palestinesi.
Shimon Peres, il vice premier che aspira a diventare presidente se Moshe Katzav sarà costretto a lasciare per lo scandalo sessuale, e il premier Olmert continuano a dire che Israele non deve intervenire nello scontro tra le fazioni palestinesi ma, secondo il quotidiano Haaretz, l'esercito si sta preparando a una vasta occupazione a Gaza, simile a quella compiuta nel 2002 in Cisgiordania e che si tradusse nella rioccupazione di tutte le aeree dell'Autonomia palestinese. Non ci sono piani precisi, hanno tenuto a specificare le fonti politiche, ma l'esercito si prepara a intervenire se gli scontri interni palestinesi dovessero, in qualche modo, essere diretti contro Israele.
Per il vice capo dello Shin-Bet, il servizio segreto israeliano, la tregua attuale come quelle precedenti è destinata a fallire e gli scontri riprenderanno. «La ragione di ciò che diciamo - ha detto Y, la lettera con cui viene identificato l'uomo dei servizi - è che ciascuna delle due parti (Hamas e Al Fatah) sta cercando di armarsi e si sta preparando a una nuova ondata di scontri».
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