Riceviamo e pubblichiamo copia di una e-mail inviata al Presidente della Camera, On.Fauso Bertinotti:
Gentile Presidente della Camera Bertinotti,
le scrivo per manifestarle il mio disappunto per la pubblicazione della vignetta di Apicella sul giornale del suo partito, Liberazione.
Mi rendo conto che la libertà di espressione deve essere tutelata, sopratutto perchè la vera libertà è quella di chi la pensa diversamente da noi.
Ciononostante in un periodo in cui personaggi di indubbia caratura criminale come il presidente dell'Iran proclamano apertamente di voler cancellare Israele, negando al contempo la veridicità storica dell'Olocausto, trovo che la libertà di espressione dovrebbe cedere il passo ad un intelligente senso della misura, al fine di non alimentare una spirale in cui piccoli impercettibili cedimenti provocano alla fine una spiacevole valanga.
Trovo inoltre non convincente la sua difesa, secondo cui lei non avrebbe nulla a che spartire con la direzione di Liberazione e con le scelte editoriali che essa prende. Pur con il dovuto rispetto tengo a precisare che la descrizione della sua influenza sugli organi del suo partito, fra i quali certamente si annovera anche Liberazione, sia non solo ingenerosa della nei suoi stessi confronti, dal momento che nega l'evidente influenza personale e politica sul partito del quale è stato segretario, ma ingenerosa anche nei riguardi della nostra intelligenza.
Le sarei pertanto grato se volesse prendere le distanze dalla vignetta, non come gesto di censura nei riguardi di Apicella, ma per mostrare che sia come uomo di partito ma sopratutto come terza carica dello Stato della Repubblica Italiana, lei ha a cuore la verità storica e il rispetto per la dignità dei morti per l'Olocausto. Sono certo che lei ha a cuore la verità storica e il rispetto per la dignità dei morti nei campi di sterminio nazisti,a prescindere da una pubblica presa di posizione riguardo alla vignetta, ma alle volte anche piccoli gesti possono essere importanti.
Con rispetto,
lettera firmata