Al Kurdi estradato in Italia? Il rischio è che se la cavi con pochi anni di carcere è uno dei responsabili della strage di Nassirya
Testata: La Stampa Data: 01 febbraio 2007 Pagina: 15 Autore: la redazione Titolo: «Roma a Baghdad dateci Al Kurdi»
Ci preoccupa la prospettiva che Omar Al Kurdi, uno degli organizzatori della strage di Nassirya, venga estradato in Italia. Dove il rischio è che per lui tutto si riduca a un breve passaggio per le nostri carceri, per poi magari diventare un acclamato eroe per chi già oggi ineggia alla "resistenza irachena".
Ecco il testo di una cronaca pubblicata dalla STAMPA del 1 febbraio 2007:
Il gip del tribunale di Roma, Sante Spinaci, ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per Omar Al Kurdi, uno dei luogotenenti di Al Zarqawi che ha confessato di aver in parte organizzato l’attentato a Nassiriya, che il 12 novembre del 2003 causò la morte di 19 italiani, tra militari e civili. A sollecitare la misura cautelare per il reato di strage, sono stati i pm che si occupano del caso. Al Kurdi, è stato sentito prima dell’estate dagli inquirenti, in videoconferenza. E’ detenuto in un carcere dell’Iraq. Il capo del pool antiterrorismo Ionta aveva inviato al a Baghdad una istanza affinchè Al Kurdi possa esser processato nel nostro Paese. Sul prigioniero grava infatti una condanna a morte per terrorismo.
Cliccare sul link sottostante per inviare una e-mail con la propria opinione alla redazione della Stampa