Mastella conosce la definizione di antisemitismo adottata dall’Unione Europea? è bene sapere che include l'antisionismo e l'odio per Israele; l'analisi di Federico Steinhaus
Testata: Informazione Corretta Data: 31 gennaio 2007 Pagina: 1 Autore: Federico Steinhaus Titolo: «Mastella conosce la definizione di antisemitismo adottata dall’Unione Europea?»
In questo periodo si parla e scrive molto di antisemitismo/antisionismo, di negazionismo, di libertà di opinione. Per esprimere in un concetto sintetico il senso di questo vivace ed utile dibattito possiamo dire che studiosi e politici cercano di conciliare la libertà di opinione (e dunque di pensiero), la tutela della dignità delle persone e dei gruppi sociali e la repressione della discriminazione e dell’incitamento all’odio.
Forse un utile contributo alla migliore comprensione del problema potrà venire dalla traduzione integrale di un documento non nuovissimo ma poco noto. Si tratta della definizione “operativa” di antisemitismo elaborata dal Centro di Monitoraggio sul Razzismo e la Xenofobia dell’Unione Europea, che nel 2005 il Centro stesso ha suggerito di adottare come concetto basilare della lotta contro l’antisemitismo.
Questa ne è la traduzione integrale:
“L’antisemitismo è una particolare percezione degli ebrei che può essere espressa come odio verso gli ebrei. Manifestazioni verbali e fisiche di antisemitismo sono indirizzate contro individui ebrei o non ebrei o contro le loro proprietà, contro le istituzioni ebraiche comunitarie ed i luoghi di culto.
Inoltre queste manifestazioni potrebbero anche prendere di mira lo stato di Israele, considerato alla stregua di una collettività ebraica. L’antisemitismo spesso accusa gli ebrei di cospirare contro l’umanità ed è spesso usato per rimproverare agli ebrei il fatto che “le cose vanno male”.Viene espresso con parole, con scritti, con forme ed azioni visive, ed utilizza stereotipi sinistri e tratti caratteriali negativi.
Esempi contemporanei di antisemitismo nella vita pubblica, nei media, nelle scuole, nei luoghi di lavoro e nella sfera religiosa potrebbero includere – tenendo conto dell’intero contesto – ma non sono limitati a queste fattispecie:
* Incitare, aiutare o giustificare l’uccisione di ebrei o il provocare danni agli ebrei nel nome di una ideologia radicale od una concezione estremista della religione
* Esprimere accuse mendaci, disumanizzanti, demonizzanti o stereotipe sul conto degli ebrei come ad esempio (in maniera particolare ma non esclusiva)il mito di una cospirazione mondiale ebraica o del controllo esercitato dagli ebrei sui media, sull’economia, sui governi od altre istituzioni sociali
* Accusare gli ebrei in quanto popolo di essere responsabili di torti reali o immaginari commessi da un singolo ebreo o da un singolo gruppo di ebrei o perfino di azioni commesse da non ebrei
* Negare il fatto, le finalità, il meccanismo (ad esempio le camere a gas) o l’intenzionalità del genocidio del popolo ebraico da parte della Germania nazionalsocialista e dei suoi alleati e complici durante
la Seconda Guerra Mondiale (l’ Olocausto)
* Accusare gli ebrei in quanto popolo, oppure Israele in quanto Stato, di avere inventato o esagerato l’ Olocausto
* Accusare cittadini ebrei di essere più leali verso Israele o verso supposte priorità ebraiche mondiali piuttosto che verso le loro stesse nazioni.
Esempi di come l’antisemitismo si manifesta in riferimento allo stato d’Israele tenendo conto del contesto complessivo potrebbero includere:
* Negare al popolo ebraico il diritto all’autodeterminazione, ad esempio affermando che l’esistenza dello stato d’Israele è unamanifestazione di razzismo
* Utilizzare doppi standard pretendendo da Israele un comportamento che non si pretende o non ci si attende da parte di alcuna altra nazione democratica
* Utilizzare i simboli e le immagini associate all’antisemitismo classico (ad esempio l’accusa che gli ebrei avrebbero ucciso Gesù o quella degli omicidi rituali) per caratterizzare Israele o gli israeliani
* Tracciare comparazioni fra la politica attuale d’Israele e quella nazista
* Ritenere gli ebrei collettivamente responsabili di azioni compiute dallo stato d’Israele.
Comunque, le critiche rivolte ad Israele che siano simili o equivalenti a quelle rivolte a qualsiasi altro stato non possono essere considerate antisemite. Gli atti di antisemitismo hanno rilevanza penale quando vengono definiti così dalla legge (ad esempio la negazione dell’Olocausto o la distribuzione di materiale antisemita in alcuni paesi).
Gli atti di antisemitismo hanno rilevanza penale quando gli obiettivi degli attacchi, siano essi persone o beni – come ad esempio edifici, scuole, luoghi di culto e cimiteri – sono selezionati perché essi sono (o sono percepiti quali) ebraici o collegati ad ebrei.
Discriminazione antisemita è il rifiuto di fornire ad ebrei opportunità o servizi disponibili per altri ed è illegale in molti paesi”.
Nel testo tradotto ho voluto evidenziare quei passaggi che hanno un riferimento immediato e diretto con la sostanza degli argomenti sui quali si dibatte attualmente in Italia, in quanto essi danno un contributo di conoscenza e comprensione superiore a molte delle argomentazioni utilizzate nei nostri media.
La Gran Bretagnaè la culla del diritto, di un diritto basato sul buon senso e sul rispetto dell’individuo, mentre l’Italia è purtroppo divenuta negli ultimi tempi, a mio parere, la sede di un diritto che sempre più tende a fondarsi sull’ ambiguità , sull’interpretazione personale e sull’attenzione verso le istanze della politica o dell’ideologia. E’ questo il motivo per il quale la formulazione adottata a livello di Unione Europea, nella sua semplicità e chiarezza, per quanto possa dispiacere ad alcuni indica ai nostri legislatori ed esegeti la via da seguire.