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Il Manifesto Rassegna Stampa
28.01.2007 Un anonimato che induce al sospetto
chi saranno mai gli ebrei che piacciono al quotidiano comunista ?

Testata: Il Manifesto
Data: 28 gennaio 2007
Pagina: 6
Autore: anonimo
Titolo: «Stop al boicottaggio contro i palestinesi»

Sul MANIFESTO di oggi, 28/01/2007 a pag.6, è uscito l'appello che riportiamo. Ci chiediamo se i  misteriosi " ebrei europei per una pace giusta" non siano per caso quei rabbini che hanno partecipato al convegno di Ahmadinejad a Teheran sul negazionismo. Leggendo questo testo delirante il dubbio diventa plausibile.

Eccolo:

Pubblichiamo l’appello del comitato esecutivo degli Ebrei europei per una pace giusta Il 25 gennaio 2006 si sono svolte elezioni libere e democratiche per scegliere un nuovo Consiglio Legislativo Palestinese (Plc), lodate in tutto il mondo per ilmodo esemplare in cui sono state condotte. Ne è risultato l’emergere di Hamas come partito più forte, e quindi come il governo designato. A partire dalle elezioni, i governi degli Stati Uniti, dell’Unione Europea e di Israele hanno attuato un boicottaggio paralizzante di Hamas, infliggendo una punizione collettiva all’intera popolazione palestinese della Striscia di Gaza e della Cisgiordania. Con lo scopo dichiarato di ostacolare il governoHamas, Israele, dalmarzo 2006, ha trattenuto il denaro delle imposte raccolte nei Territori Occupati, dovuto all’Autorità nazionale palestinese. L’Unione europea e gli StatiUniti trattengono anche le somme per mantenere i servizi pubblici e garantire un minimo di sicurezza sociale, sulle quali vi era un accordo basato sulla Quarta Convenzione di Ginevra.Questo ha reso impossibile all’Autorità nazionale palestinese pagare i salari e mantenere anche solo i servizi di base. Tutti dipendenti dell’Autorità nazionale palestinese, fra cui insegnanti, medici e poliziotti, sono rimasti senza paga per quasi un anno intero. Le donazioni dagli stati arabi, da fonti internazionali e private non raggiungono la popolazione dei Territori Occupati. Ne derivano fame, miseria e disperazione. Non è stata concessa al governo eletto la possibilità di governare. Nel giugno 2006, 64 funzionari, fra cui 8 ministri e 20 altri parlamentari, sono stati arrestati dall’esercito israeliano. Altri funzionari, della politica e della società, vivono nascosti da allora. È evidente che Israele rifiuta di negoziare con ogni partner palestinese, qualunque sia il partito al potere. Sostenuti dai governi della UE e degli USA, gli occupanti israeliani hanno ora proceduto a negare ai palestinesi anche un governo e leader politici da loro liberamente scelti. Oggi, un anno dopo le elezioni palestinesi, il Comitato Esecutivo di European Jews for Just Peace (Ebrei europei per una pacegiusta) condanna il boicottaggio, l’assedio e la punizione collettiva dell’intera popolazione palestinese, che ha raggiunto livelli inumani catastrofici in tutte le parti della Striscia di Gaza, di Gerusalemme Est e della Cisgiordania. Insieme a molti altri gruppi per pace e la solidarietà, chiediamo ai governi europei e agli USA di por termine al boicottaggio del governo palestinese ed alla punizione collettiva del popolo palestinese nei Territori Occupati. Solo con negoziati imparziali, onesti ed equi, fra tutte le parti coinvolte, e la fine completa dell’occupazione israeliana, si può raggiungere una soluzione al conflitto, che sarà vantaggiosa in egual misura per palestinesi ed israeliani. L’Unione Europea deve terminare il boicottaggio di un governo democraticamente eletto e chiedere la liberazione di parlamentari altrettanto democraticamente eletti. Ebrei europei per una pace giusta, che ha componenti e contatti in molti stati della Ue, intende incontrare commissari e parlamentari europei per far pressione per queste richieste.

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redazione@ilmanifesto.it

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