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La sinistra radicale italiana e' rimasta sconvolta dalle parole del Presidente Napolitano "No all'antisemitismo anche se si traveste da antisionismo" e ancora:
"Antisionismo significa negazione della fonte ispiratrice dello stato ebraico, delle ragioni della sua nascita, ieri, e della sua sicurezza oggi, al di là dei governi che si alternano nella guida di Israele". Panicooooo.
A molti politici di sinistra presenti gli e' venuto il coccolone, da voci di corridoio pare che alcuni abbiano corso il rischio di soffocare, rossi di rabbia come peperoni.
Panicooooo.
Tanto panico che giornali rossi come Liberazione e Manifesto non ne fanno cenno, come mai dette..." non le scriviamo cosi' e' come se non le avessimo sentite".
Censura anche da parte dell'Unita' che ne accenna sbrigativamente come sottotitolo e il quotidiano della Margherita relega il tutto , senza nominare il termine "antisionismo" in un breve trafiletto.
Panicooooo.
Un comunista mai pentito come Giorgio Napolitano si e' finalmente accorto che la sinistra radicale e semiradicale e' antisemita esattamente come i fascisti soltanto che , a differenza dei fascisti, e' piu' ipocrita e nasconde il suo odio sotto forma di "critica legittima" allo stato di Israele.
Peccato che questa critica si trasformi sempre in condanna, diffamazione, delegittimazione, accuse di fascismo, di nazismo allo stato degli ebrei, parole vergognose, irreali, disumane come " gli ebrei fanno ai palestinesi quello che i nazisti hanno fatto loro".
Peccato che i ragazzotti e cinquantenni nullafacenti dei centri sociali esprimano questa critica legittima bruciando bandiere e urlando slogan razzisti.
Come faranno adesso i vari Diliberto, Cento, Caruso, Cossutta , Rashid e tutti i loro affezionati seguaci? Come faranno a smentire il loro Presidente?
Come faranno i bruciatori di bandiere?
Come faranno gli anonimi e i non anonimi che scrivono in internet "Israele boia, israeliani assassini, Palestina libera-Palestina rossa"?
L'ho letto proprio ieri, quasi che l'anonimo scrittore, temendo la galera, volesse sfogare il suo odio prima dell'entrata in vigore la legge Mastella, ho letto proprio ieri definire "bestie e animali" gli ebrei di Hebron ma non devono preoccuparsi gli antisemiti/antisionisti perche' la legge Mastella, gratta gratta, prevede il carcere solo per "chi diffonda in qualsiasi modo idee fondate sulla superiorità o l'odio razziale o etnico, ovvero inciti (detenzione da 6 mesi a 4 anni) a commettere o commetta atti di discriminazione...».
Percio' per gli antisionisti va benissimo, dire " lo Stato di Israele deve essere distrutto" non fara' parte di questi nuovi reati.
Anche per gli antisemiti va piu' che bene perche' il Negazionismo non fara' parte della Legge in questione e potranno scrivere sui muri "dieci, cento, mille Shoa' " come e' accaduto ieri ad Arezzo o disegnare collo spray Maghen David gialle sulla porta di una sinagoga come e' accaduto a Mantova.
Non gli accadra' niente.
Quindi cosa e' cambiato? Niente, e' stato soltanto ripristinato e corretto il decreto Mancino che mai nessuno ha rispettato e credo che questa legge cadra' nel vuoto e fara' la stessa fine del vecchio decreto.
Maurizio Blondet e Susan Scheidt, eroi antisemiti della destra e della sinistra, gettonati in tutti i forum rosso/neri, potranno continuare a scrivere la loro propaganda di odio contro Israele.
I fascisti rossi potranno continuare indisturbati a cucire bandiere bianco/azzurre da bruciare, su internet potra' continuare indisturbata la propaganda antiisraeliana e i pacifisti potranno continuare imperterriti a sputare il loro veleno e ad ascoltare distrattamente le minacce di distruzione di Israele da parte di Ahmadinejad.
Repubblica potra' presentare l'antisemita Norman Finkelstein, che accusa Israele di usare l'Olocausto per giustificare la sua poltica contro i palestinesi, come un eroe della liberta' di pensiero...purche' il pensiero sia contro Israele.
Ski potra' intervistare negazionisti come David Irving che ci ha informati che Auschwitz era un luogo di villeggiatura.
Moni Ovadia potra' continuare tranquillo a dissertare noiosamente contro lo stato ebraico da lui tanto odiato e a parlare, altrettanto noiosamente, dell'Olocausto con in testa la papalina araba. Pensando che mentre venivano massacrati 6 milioni di ebrei, gli arabi erano alleati di Hitler, io quella papalina gliela farei mangiare molto volentieri.
Tutto uguale dunque.
A Giorgio Napolitano va il merito di aver fatto andare di traverso il respiro a qualcuno dei suoi compagni di partito. A Giorgio Napolitano va il merito e l'onore di aver detto finalmente la verita' e, d'ora in poi, quelli che sghignazzavano sarcasticamente e facevano passare per matti visionari coloro che dicevano quanto fosse inesistente il confine tra l'odio per gli ebrei e l'odio per Israele, dovranno tacere.
Giorgio napolitano gli ha rotto le uova nel paniere.
Grazie Presidente, con quelle parole lei ha riscattato decenni di ingiustizia, anni e anni di insulti, lazzi e sberleffi a chi diceva quello che lei ha affermato nel suo discorso.
Non sappiamo se lei lo pensi veramente o se l'ha detto per altri motivi , l'importante e' averlo fatto, l'importante e' aver dato un colpo alla superbia razzista di molti kompagni che si sentivano in diritto di diffamare Israele senza esternare mai una critica ai palestinesi, santi subito per loro, e se qualcuno glielo faceva notare rispondevano che e' legittima la critica a Israele.
Chiuso il discorso per questi infami.
Bene, d'ora in poi il discorso non sara' chiuso perche' uno di loro, una Personalita' di sinistra, la piu' alta Personalita italiana, lo ha detto: l'antisionismo va condannato esattamente come l'antisemitismo!
Punto e basta.
Adesso pero' e' doveroso il silenzio perche' oggi si commemora la pagina piu' vergognosa della storia dell'umanita', oggi ricordiamo solo un po' di piu' perche' la Memoria deve vivere con noi sempre, ogni giorno della nostra vita, il ricordo dell'orrore deve far parte di noi perche' sei milioni di ebrei sono stati assassinati, sei milioni dietro ai quali c'erano sei milioni di vite, di amori, di desideri, di sogni, di speranze, di giochi di bambini, di carezze.
Sei milioni, sei milioni.
Facciamo silenzio per sentire meglio il loro sussurro, lassu' nell'aria, dove sono arrivati uscendo dai camini dei forni crematori e da dove ci guardano.
Allo Yad vaShem di Gerusalemme , nel padiglione dei bambini, ci si ritrova improvvisamente nel buio in mezzo a un cielo stellato dove un milione e mezzo di stelle hanno un nome e i nomi vengono elencati ininterrottamente un milione e mezzo di volte, come un'ossessione, l'ossessione dell'orrore accaduto solo 60 anni fa in un'Europa indifferente.
Ascoltiamo quei nomi bambini, ascoltiamo il sussurro di 6 milioni, in silenzio, e ricordiamo.
Ricordiamo anche i 500.000 Rom e Sinti, uniti agli ebrei nell'orrore, torturati, gasati, bruciati insieme agli ebrei.
Gli unici tre popoli che in Europa non hanno mai fatto guerre, assassinati.
Gli unici tre popoli disarmati e indifesi, trucidati e passati per i camini.
Rav Elio Toaff ha detto :" Chi nega la Shoa' nega l'evidenza".
Silenzio.
Ricordate. |
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