Gli "interessi nazionali" palestinesi secondo Hamas una cronaca fuorviante non spiega che cosa davvero vuole Khaled Meshal
Testata: La Stampa Data: 22 gennaio 2007 Pagina: 14 Autore: Aldo Baquis Titolo: «Abu Mazen a Damasco incontra Meshal: un inizio positivo»
La cronaca dell'incontro tra Abu Mazen e il capo di Hamas, Khaled Meshal scritta da Aldo Baquis per La STAMPA del 22 gennaio 2007, maschera con eufemismi e giri di parole la vera natura delle posizioni politiche di Hamas Hamas "si oppone in maniera strenua a qualsiasi imposizione politica dall'Occidente", vale a dire alle tre condizioni poste per il riconoscimento del suo governo: riconoscimento del diritto all'esistenza di Israele, rinuncia al terrorismo , rispetto degli accordi precedenti. Khaled Meshal,"ha detto ripetutamente che occorre insistere nel rispetto degli interessi nazionali palestinesi, senza alcuna flessione", laddove per "interessi nazionali" s'intendono la distruzione di Israele e il terrorismo. Infine, una straordinaria conclusione: Meshal"rigido negli obiettivi di fondo, è stato invece più duttile sulla prassi: in nessun caso, ha detto, è accettabile che si versi del sangue palestinese. L'unico modo per superare le divergenze politiche, che evidentemente restano, è a suo parere il dialogo."
Ecco il testo:
Dopo due giorni di contatti febbrili, quando ormai un incontro era dato per annullato, il presidente palestinese Abu Mazen e il leader di Hamas Khaled Meshal hanno avuto a Damasco un lungo colloquio definito da entrambi «molto positivo». Ma la questione più scottante, quella della costituzione di un governo di unità nazionale di al-Fatah e Hamas, è rimasta irrisolta. «I contatti in merito proseguiranno nelle prossime due settimane, nei Territori» hanno dichiarato Abu Mazen e Meshal, durante una conferenza stampa congiunta. I due protagonisti della politica palestinese non si incontravano dal luglio 2005 e dal giugno scorso cercano invano una formula che consenta la formazione di un governo unitario, capace di superare l'isolamento iternazionale dell'Anp. La questione è composta da elementi di carattere personale (ad esempio, la spartizione dei ministeri-chiave dell'esecutivo) e anche ideologici. L'Anp deve infatti decidere la propria collocazione internazionale. Lo stesso Abu Mazen ieri a Damasco ha constatato una volta di più che Hamas si oppone in maniera strenua a qualsiasi imposizione politica dall'Occidente. Lo stesso Meshal, nella conferenza stampa, ha detto ripetutamente che occorre insistere nel rispetto degli interessi nazionali palestinesi, senza alcuna flessione. Ha anche escluso che possa essere costituito uno Stato palestinese entro confini temporanei (una delle tappe del Tracciato di pace). Rigido negli obiettivi di fondo, è stato invece più duttile sulla prassi: in nessun caso, ha detto, è accettabile che si versi del sangue palestinese. L'unico modo per superare le divergenze politiche, che evidentemente restano, è a suo parere il dialogo.
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