Violenza olandese contro l’islam? Il morto si chiama Van Gogh e l'ex direttore dell'Economist "rigira la frittata"
Testata: Il Foglio Data: 19 gennaio 2007 Pagina: 3 Autore: la redazione Titolo: «Emmott rigira la frittata»
Dal FOGLIO del 19 gennaio 2007:
L’ex direttore dell’Economist, Bill Emmott, commenta sul Corriere della Sera la nascita del gruppo “Identità, tradizione, sovranità”, dell’estrema destra europea con grande preoccupazione. Oltre a considerare la difesa delle identità e sovranità nazionali “uno schiaffo in faccia” all’Europa, della quale invece sono ingredienti indispensabili, Emmott riduce alla paura e ai pregiudizi contro l’immigrazione la chiave di lettura del successo dell’estrema destra che ha raccolto 23 milioni di voti nelle elezioni europee. Per contrastare seriamente fenomeni estremistici bisognerebbe prima di tutto cercare di analizzarli nella loro complessità. Il caso olandese, per esempio, cioè quello di un partito che si è raccolto attorno a un leader che contestava l’oppressione delle donne e degli omosessuali praticata dagli islamici, non è certamente assimilabile al tradizionalismo patriarcale del partito austriaco di Jörg Haider. Se poi, per far quadrare i conti che non tornano, invece di parlare dell’assassinio di Theo van Gogh, della persecuzione di una parlamentare olandese, peraltro essa stessa immigrata, costretta all’esilio da parte dei fondamentalisti islamici, si scrive di “violenza olandese contro l’islam” non si capovolge solo la realtà, si impedisce di ragionare seriamente su un fenomeno politico europeo. Il modo migliore per alimentare la xenofobia è la negazione dei problemi e in certi casi dei crimini che nascono nei settori integralisti dell’immigrazione. Emmott fa proprio questo.
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