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Il Foglio Rassegna Stampa
06.01.2007 Un ricordo di Teddy Kollek
ex sindaco di Gerusalemme, morto il 2 gennaio 2007

Testata: Il Foglio
Data: 06 gennaio 2007
Pagina: 2
Autore: la redazione
Titolo: «Vite parallele Teddy Kollek»
Dal FOGLIO del 6 gennaio 2006:

Nacque il 27 maggio 1911. Nacque a Nagyvaszony, un paesino non lontano da Budapest. Fu chiamato Theodor in onore di Theodor Herzl, il profeta del sionismo. Aveva quattro anni quando il padre, impiegato in una ditta di legname di proprietà dei Rothschild, partì per la guerra sotto le bandiere dell’imperatore dell’Austria- Ungheria, quando la madre lo portò dai nonni a Berlino. Il padre tornò dalla guerra, la famiglia si trasferì a Vienna. A Vienna Teddy frequentò di mala grazia la scuola, aderì con entusiasmo al movimento sionista. Lo comunicò al mondo in occasione del suo bar mitzvah, approfittò in quell’occasione per chiedere ai presenti finanziamenti per il movimento. Quando lasciò la scuola si addestrò a gestire una colonia agricola gestita da un’associazione sionista. Era ormai pronto per emigrare in Palestina, ancora sotto il mandato inglese. Gli inglesi non gli impedirono di collaborare alla nascita un kibbutz, una fattoria collettiva, sulle sponde orientali del Mare di Galilea. Il tifo e la malaria non gli impedirono di impegnarsi al massimo delle sue forze. Si guadagnò i galloni. Nel 1938 fu mandato in Inghilterra per addestrare, in una fattoria del Kent, futuri coloni israeliani. In Inghilterra riuscì a procurarsi una gran quantità di visti di ingresso in bianco per ebrei, raggiunse Berlino, si presentò da postulante a Adolf Eichmann, responsabile per il Reich del problema ebraico, riuscì a convincerlo a permettere a un buon numero di ebrei di emigrare in Gran Bretagna. Tornò nel kibbutz in Palestina, tornò ancora in Inghilterra per lavorare con David Ben Gurion. Di nuovo in Palestina, gli fu affidato l’incarico di collaborare con gli inglesi, che ormai si fidavano di lui, per sconfiggere la formazione terrorista dell’Irgun e la sua frazione estrema condotta da Avraham Stern. Nel maggio del 1945 fu lui a permettere agli inglesi di sventare l’attentato organizzato dall’Irgun al King David Hotel di Gerusalemme. Nel 1947 fu inviato da Ben Gurion negli Stati Uniti per acquistare armi per le forze israeliane. Debitamente smontati, con la connivenza della mafia di Albert Anastasia, riuscì a imbarcare per Israele persino aerei da caccia. Le attenzioni del Federal Bureau of Investigation lo convinsero a lasciare la postazione e a far ritorno in Israele. Un anno dopo tornò negli Stati Uniti come console generale di Israele. Non vi rimase a lungo. In patria collaborò per diciotto anni con Ben Gurion. Nel 1965 fu eletto sindaco di Gerusalemme ovest. Dopo la Guerra dei sei giorni si adoperò per togliere le barriere tra i due settori della città, in modo che israeliani e palestinesi potessero circolare liberamente. Cercò un accordo con gli arabi. Fece in modo che potessero coprire uffici pubblici e permise loro di erigere monumenti ai loro caduti nella guerra con Israele. Dagli arabi ottenne voti alle elezioni. Fu rieletto per cinque volte. A sconfiggerlo nel 1993, quando aveva ormai ottantadue anni, fu Ehud Olmert. Di lui si dice che costruì a Gerusalemme più di Erode il grande. E’ morto martedì 2 gennaio.

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