lunedi` 23 dicembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






 
Deborah Fait
Commenti & TG news watch
<< torna all'indice della rubrica
Nessuno tocchi Abele 03/01/2007
Il Primo Ministro iracheno Nuri Al Maliki in un'intervista telefonica replica alle critiche per l'impiccagione di Saddam Hussein dicendo a Prodi di pensare ai fatti suoi e di guardare  in casa propia alludendo a quanto accadde a Piazzale Loreto 62 anni fa. 

 

La replica di Al Maliki e' al vetriolo "alla fine della seconda guerra mondiale, Mussolini è stato processato per un solo minuto. Il giudice gli ha chiesto il suo nome e alla risposta 'Benito Mussolini' gli ha detto: 'il tribunale vi condanna a morte' e la sentenza è stata eseguita immediatamente".

 

Accanto a Benito Mussolini  c'era una donna, era innocente, la sua colpa era di essere l'amante del duce e nessuno ne ha avuto pieta'.

Fu condannata a morte senza processo anche Claretta Petacci, sforacchiata e appesa per i piedi vicino a Mussolini.

 

Poi li hanno tirati giu', gli hanno sputato addosso giocando a calcio colla testa del duce. 

Meritava tutto questo? si certo ma forse un processo andava meglio e lei, la Petacci, non meritava proprio niente se non la vita. 

 

La dichiarazione di Al Maliki e' un chiaro invito a far meno le colombe visto che qualche scheletro nell'armadio Italia c'e' e non  puo' essere cancellato senza sentirsi dire  da che pulpito viene la fatidica predica.

 

Pannella, l'unico coerente con se stesso, fa il digiuno contro la pena di morte ma mi dispiacerebbe che gli accadesse qualcosa per colpa del tiranno giustiziato. Rischiare la salute per un criminale che meritava solo  di morire mi sembra troppo, caro Marco.

 

Il premier Prodi si e' detto sgomento per l'impiccagione di Saddam Hussein, i politici italiani hanno condiviso la sua opinione, tutti uniti , un bel NO  gridato verso Al Maliki, gli unici in Europa ad essere cosi' uniti nel condannare il tirannicidio.

 

Sicuramente lo sgomento non faceva parte dei  sentimenti prodiani quando Saddam Hussein bombardava Israele nel 1992.

Lo sa come vivevano gli israeliani in quel periodo , signor Prodi? Vivevano in camerette sigillate collo skotch e fogli di plastica alle finestre, vivevano colla maschera antigas a portata di mano e quando suonava la sirena e se la dovevano mettere, i bambini vomitavano, soffocavano, piangevano e soffrivano d'asma da paura.

 

Nessuno poteva uscire di casa senza la maschera a tracolla, nemmeno per andare a fare la spesa, nemmeno per andare al lavoro, nemmeno i bambini per andare a scuola.

 

39 scud sono stati lanciati contro Israele e ogni volta la paura era che fossero pieni di antrax e altre cosine del genere quindi oltre alla maschera dovevi avere in mano anche la siringa ma bisognava fare molta attenzione e non farsi prendere dal panico perche' se  ti facevi la puntura e non c'erano nell'aria le spore delll'antrace  morivi lo stesso.

 

Bella sensazione vero signor Prodi?

 

Ad ogni scud che mandava su Israele, il criminale finalmente  giustiziato, vicino al quale stava un  Arafat sbavante di felicita', urlava "faremo di Israele un grande forno crematorio".

 

Si e' sentito sgomento all'epoca, signor Prodi? Mi permetta di dubitarne.

 

 

Accettare come giusta la morte di Saddam Hussein non significa essere  per la pena di morte ma per la giustizia che doveva esser fatta nel nome delle sue vittime, nel nome del terrore che quel demonio aveva seminato in tutto il Medio Oriente .  

 

Noi in Israele  ricordiamo ancora  quei begli assegnini da 20.000 dollari cadauno che Saddam Hussein mandava alle famiglie dei terroristi che riuscivano ad ammazzare israeliani. 

 

Ad ogni BUM  in Israele con relativi cadaveri smembrati, gambe, teste, pezzi di corpi sparsi sul selciato , piedi , sangue  che macchiava i muri delle case a decine di metri dal luogo dell'attentato , seguiva la consegna in pompa magna dell'assegno alla famiglia dell' autore dello scempio. L'assegno lo consegnava un sorridente  Arafat con bellissime cerimonie e baci bavosi stampati sui visi dei disumani parenti della bestia terrorista e di solito la madre lo mostrava orgogliosa alle telecamere. Era un po' meno orgogliosa se gli israeliani morti erano meno di dieci perche' averebbe voluto piu' sangue per meritarsi quel pezzo di carta, sporco come la sua anima e quella del figlio che aveva generato, che le sarebbe servito per farsi una bella casetta e per  educare altri figli al terrorismo.

 

E il mondo assisteva in silenzio!

Ricordo la nostra rabbia e ricordo tanto bene il silenzio del mondo e il senso di schifo che provavo.

 

I politici italiani che stanno protestando perche' giustizia e' stata fatta non facevano una piega quando accadevano queste tragedie in Israele, anzi andavano nei territori a portare la loro solidarieta' ai mostri maledetti.

Ricordo con altrettanto orrore che durante l'attacco a Israele, tra uno scud e l'altro, i politici italiani e europei raccomandavano al Governo e all'esercito israeliani  di non reagire.

 

Israele beccati gli scud e sta fermo! e gli scud piovevano su Tel Aviv e dintorni e i palestinesi, complici  di quella bestia disumana, disumani come lui, ballavano sui tetti delle case e urlavano "Forza Saddam, mira giusto!"

 

Il mondo va avanti , molto meglio di prima senza Saddam Hussein ma ci sono altre cosette che non  provocano sgomento in Prodi e meno ancora in D'alema. C'e' un ragazzo, Gilad Shalit, che e' da piu' di 6 mesi  nelle mani di hamas, la Croce Rossa Internazionale non ha mai potuto visitarlo, vietato, hamas non permette e la CRI non insiste tanto trattasi solo di un ragazzo israeliano. Per Gilad le trattativa vanno avanti da mesi , i palestinesi vogliono che siano liberati 1000 palestinesi galeotti in Israele, poi 1500, poi ancora non gli va bene perche' vogliono pezzi da novanta non mezze calzette.

1500 palestinesi per un solo ragazzo israeliano.

Loro stessi sanno di valere zero, di essere niente se non feccia, alzano la cifra e non sono mai contenti.

 

Signor D'Alema non trova esagerata la richiesta di 1000 /1500 palestinesi per un solo israeliano? No eh? Lei che ha trovato esagerata la risposta di Israele al rapimento di altri due soldati, all' uccisione di otto  della stessa pattuglia e del lancio di 4000 missili sul nord di Israele, lei adesso, D'Alema, tace? 

 

E continua a tacere anche per il cessate il fuoco mai rispettato dai palestinesi, tace anche Prodi e tacciono tutti, l'ONU non fa una piega ma scommetto che ha gia' la risoluzione di condanna pronta non appena Israele si decidera' a rispondere. Che bel maipolo di ipocriti.

 

Troppe ingiustizie accadono , troppi dittatori di cui si piange la morte, troppi Caini difesi e troppi Abele che soffrono a causa loro.

 

Io quindi mi dissocio da "Nessuno tocchi Caino" perche' Caino deve essere toccato, colpito, messo in condizione di non nuocere, si chiami Saddam o Hamas, Nasrallah o Ahmadinejad, non ha nessuna importanza e dopo tanti anni in cui si pensava solo a salvare i tanti Caino del mondo  io oggi mi metto a urlare con tutto il fiato che ho in corpo:

 

 "NESSUNO TOCCHI ABELE"!

 


Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT