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Non condivido una parola di Mieli 02/01/2007

Lettera inviata al Corriere della Sera 02/01/2007

Non condivido neppure una parola di quello che ha scritto Mieli.E l'espressione super abusata "giustizia dei vincitori" la trovo vuota e stucchevole.E' ovvio che un dittatore può essere giudicato solo se "vinto".O un criminale come Saddam non andava giudicato? E chi ha il diritto se non il suo popolo? Con una procedura assolutamente nuova e civile per un paese arabo.Trovo molto più interessanti le opinioni di Allam ed altri.Sarebbe stato più opportuno giudicare Saddam per il complesso dei suoi crimini,oppure cominciare con un processo per vittime sunnite.Ma i suoi crimini sono ormai storia e penso che gli iracheni abbiano l'intelligenza e il diritto di decidere.Certo questo diritto non c'è l'ha l'europa,visto che, se fosse stato per l'amico chirac e soci,Saddam sarebbe ancora li.Vittorio Grassi.


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