a differenza Vostra non gioisco per l'impiccagione di Saddam Hussein: dico solo "giustizia é stata fatta", senza commento alcuno.
I commenti per quanto condivisibili o meno ( ius libenter disputandi) lasciano il tempo che trovano se non inquadrati nel libro intero della storia dell'umanità e dei crimini commessi nelle varie epoche e sotto le diverse latitudini: c'è il rischio di dimenticare qualcuno, di essere parziali e di condannare od assolvere ad libitum.
Per quanto riguarda il dualismo "toponomastico" Craxi-Klinghoffer ho già spiegato i motivi del mio dissenso: le colpe del male, se si vuole, oltre a Craxi vanno attribuite, come detto, sine ira sed studio, anche ad altri: per cui anche in questo caso non mi piacciono condanne od assoluzioni ad libitum.
Attendo, mi auguro, una Vostra risposta, anche personale e non sul sito, per quanto possa essere "cattiva".
Ho condiviso in quest'anno tutte le Vostre battaglie e le ho sostenute ma come Vi dissi ieri, in taluni casi, bisogna dar corso alla informazione corretta senza indugi o timori reverenziali: " Amicus Plato sed Magis Amica Veritas".
Giusta la condanna per l'esecrabile assassinio, doppiamente barbaro, per il Signor Klinghoffer: a lui ed ai suoi familiari la mia pietas e la massima condanna per gli autori di tale crimine.
Stranamente tale pietas non l'ho vista invocata, a differenza del sottoscritto, sul sito di I.C. nel caso dell'analogo e forse più efferato omicidio per mano della viltà palestinese del giovane "colono" ( la Signora Fait mi perdonerà tale termine) Eliahu Asheri.
Non vorrei, e spero di sbagliarmi, che la "crociata" da Voi avviata sia più seguita per avversione alla figura di Bettino Craxi ( di cui come già detto ieri non ho mai provato profonda simpatia ma neanche particolare avversione) che non al giusto e pio ricordo del Signor Klinghoffer, nel caso contrario la pietas mostrata sconfinerebbe nell'ipocrisia.
Buon Anno e cordiali saluti
Giuseppe Casarini