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Si è appena conclusa in Iran la Conferenza sull'Olocausto, voluto dal Presidente Ahmadinejad. Ma per quale motivo certi ebrei ortodossi, hanno stretto con vero piacere, abbracciandolo anche, lo si è visto dai telegiornali, il Presidente iraniano? Cosa mai li univa in quel momento. Qual'era il collante che li rendeva tanto felici, quando poco prima avevano udito mettere in discussione la Shoa? Cordialmente Riccardo Alberto I Neturei Karta, movimento al quale appartengono gli ebrei presenti a Teheran, odiano Israele sulla base di motivazioni teologiche. Demonizzano (letteralmente) il sionismo e gli ebrei che vi aderiscono, contro i quali si ritengono impegnati in una guerra santa, sia pure esclusivamente propagandistica. Non sono selettivi nella scelta degli alleati: in Iran sono già stati altre volte, hanno avuto rapporti con Arafat, sono amici di fascisti inglesi, di tradizionalisti cattolici americani. Non mettono in discussione la verità della Shoah, ma accusano i sionisti di aver collaborato con i nazisti per accellerare la nascita di Israele (vecchia falsità che hanno in comune con la propaganda sovietica ) e soprattutto la considerano una punizione divina per il sionismo. Da Israele,un lettore ci ha scritto dicendo che tra di loro ci sono molti reduci o figli di reduci dei campi di sterminio. Questo fa capire che almeno in parte le loro posizioni estreme e autolesioniste sono un effetto del trauma storico delle persecuzioni. redazione IC |
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