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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
11.12.2006 Jalal Talabani contro il rapporto Baker
"un insulto per l'Iraq"

Testata: Corriere della Sera
Data: 11 dicembre 2006
Pagina: 10
Autore: Ennio Caretto
Titolo: «Iraq rapporto Baker sotto accusa. Talabani: E' un insulto per noi»
Dal CORRIERE della SERA dell'11 dicembre 2006:

WASHINGTON — Nasce il Partito «anti-Baker» e sfuma per il momento la prospettiva del disimpegno americano dall'Iraq. A pochi giorni dalla pubblicazione del rapporto che delinea una via d'uscita dalla crisi, il suo autore James Baker è oggetto di tre attacchi: del presidente iracheno Jalal Talabani, che lo accusa di trattare il Paese come una colonia; di un «contro gruppo» formato dal presidente Bush, detto Gruppo Crouch dal nome del vicedirettore del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca Jack Crouch; e dei media e politologi «neocon». Intanto un sondaggio della rivista Newsweek mostra che il 39% degli intervistati è d'accordo con le proposte di Baker, il 20% non lo è, il 26% non le conosce. Il 68% comunque crede che gli Usa stiano perdendo in Iraq.
TALABANI — Il presidente iracheno definisce il rapporto Baker «un insulto al popolo iracheno e alla lunga lotta contro la dittatura e un attentato alla nostra sovranità». Il suggerimento di recuperare i quadri baathisti, dice, è pericoloso, «quello di inserire migliaia di istruttori Usa nelle nostre forze armate ci priverebbe del loro controllo». Su un punto Talabani si dice d'accordo con Baker: la riduzione delle truppe Usa entro il primo trimestre del 2008: «Bastano 2 anni per metterci in condizione di difenderci da soli».
IL GRUPPO CROUCH — Ne svela l'esistenza il New York Times:
è stato costituito per poter confrontare il rapporto Baker con rapporti più «vicini» al presidente in preparazione al Pentagono, al dipartimento di Stato, alla Cia e al Consiglio di sicurezza nazionale. Secondo il quotidiano, il Gruppo è contrario a maggiori pressioni sul governo iracheno — teme che crollerebbe — e al dialogo con Siria e Iran, favorevole alla creazione di un Gruppo internazionale di supporto all'Iraq ma senza i due Paesi.
I NEOCON — Non demoliscono solo Baker, puntano anche sul passaggio delle consegne alle elezioni del 2008 da Bush al loro candidato falco, il senatore John McCain, che vuole mandare più truppe in Iraq. Il guru Bill Kristol invita il Partito repubblicano a schierarsi subito per il piano McCain «per evitare una sconfitta a Bagdad e per conservare la Casa Bianca a Washington».

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