"Gli italiani a Gaza solo dopo un accordo", ha dichiarato Prodi, forse voleva aggiungere " come turisti", ma poi ha glissato. L'ha detto a Ehud Olmert, il quale, commentando una dichiarazione di Massimo D'Alema che aveva detto di voler mandare truppe italiane al confine tra Gaza e Israele, si detto anche favorevole, avvertendo però che lì il terrorismo avrebbe potuto uccidere i nostri soldati, come fa con quelli israeliani. Da qui la ritirata di Prodi con la sua dichiarazione-smentita dell'offerta di D'Alema. Lo riportiamo da una breve di REPUBBLICA di oggi 10/12/2006 a pag.17.
BOLOGNA - Italiani a Gaza? Per il presidente del Consiglio Romano Prodi è prematuro pensare a una soluzione concreta per la striscia di Gaza, ed in ogni caso qualsiasi intervento deve essere preceduto «da un accordo fra israeliani e palestinesi». Prodi risponde così all´invito-provocazione lanciato venerdì dal premier israeliano Ehud Olmert ai microfoni del Tg1, a pochi giorni dalla sua visita in Italia. «Italiani, venite pure a Gaza», aveva detto Olmert, «ma per combattere il terrorismo». Il riferimento è all´iniziativa trilaterale (Francia-Italia-Spagna), annunciata tre settimane fa da Chirac e Zapatero, per rilanciare il processo di pace, in cui si menzionava anche la possibilità di una missione internazionale nella Striscia di Gaza.
Ieri, dunque, la risposta. «La situazione di Gaza è arrivata a livelli drammatici, la sofferenza del popolo è enorme», ha detto Prodi ieri a Bologna. «Bisogna pensare a qualcosa ma certamente è assolutamente prematuro dare una qualsiasi idea concreta di soluzione che non sia condivisa». «È chiaro - ha detto ancora il presidente del Consiglio - che si possono pensare tanti interventi; si possono fare tante proposte, ma è anche chiaro che debbono essere precedute e accompagnate da un accordo fra israeliani e palestinesi».
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