Tema in classe
La polemica tra due anziani, bravi e notissimi giornalisti – Giampaolo Pansa e Giorgio Bocca – su (per riassumere) “Valori e disvalori della Resistenza” non è semplicemente uno scontro personale, né una disquisizione accademica politico-filosofica su fascismo e antifascismo. Non è dunque un tuffo nella Storia lontana, tipo Romani e Cartaginesi, Guerra dei Cent’anni e così via. No, fascismo, nazismo, comunismo sono carne viva della storia contemporanea.
Qualcuno che se li ricorda è perfino ancora vivo, anche se fatalmente tra non molto toglierà l’incomodo. E scomodi questi superstiti (vogliamo chiamarli così?) potrebbero esserlo davvero.
Questa polemica naturalmente non è nuova. Del tema si è già parlato molto e se ne parla ancora, a volte seriamente, a volte oziosamente. Non vorrei perciò ricominciare a parlarne anch’io o cercare in maniera veramente oziosa un confine preciso tra il Male e il Bene, fatto salvo il sospetto che la ricerca sarebbe lunga e forse inutile.
Vi propongo perciò d’immaginarvi così come siete ora, donne, uomini, giovani, meno giovani, trasportati magicamente nel maggio 1945, a seconda guerra mondiale finita (o quasi: per il Giappone bisogna aspettare agosto).
Bene, avete fatto? Avete venti, quaranta, ottanta anni?
Ora vi propongo due temi in classe. Sì, proprio come se foste per un momento tornati sui banchi di scuola.
Primo tema: . Svolgimento.
Secondo tema: più cari amici se, dopo la vittoria degli Alleati nella seconda guerra mondiale, l’Italia fosse stata “assegnata” dai vincitori all’Unione Sovietica e vi fosse stato imposto un governo del tipo di quelli insediati da Mosca in Polonia, Bulgaria, Romania, Cecoslovacchia eccetera>. Svolgimento.