La montagna bianca Jorge Semprùn Casa Editrice: Passigli Euro 14,50
Perché Jorge Semprùn è autore importante: madrileno, membro della resistenza durante l’occupazione tedesca, carcerato in campo di concentramento, dopo la liberazione capo della resistenza antifranchista e fondatore del partito comunista clandestino, nel ’91 diventa ministro della cultura spagnola ma anche membro dell’Accademia Concourt.. Autore che ha sempre vissuto la lotta e lo sradicamento,in questo romanzo elegante, irriverente, per certi versi libertino e sprofondato in un eros irredimibile, come Kundera, fa suo il verbo nietzscheiano, ma tutto è un ripetersi continuo di tappe e località che già sono state di Kafka o Mann o Lenin o Dostoevskij, in un trameggiare di storie già vissute ancora da vivere. Di amori, tradimenti, tragedie personali e collettive che si rinnovano. Perché tutti i personaggi del romanzo hanno vissuto di tutto, tra Madrid, Praga, Zurigo, New York. Sono stati al funerale della madre di Kafka, hanno visto morire i grandi autori nei campi di concentramento, hanno vissuto storie di lussuria e di incesto come vuole la grande tradizione letteraria baltica. Romanzo suggestivo e inesauribile, solo alla fine e attraverso le parole di Husserl lascia scoprire il suo messaggio: il profondo e inesauribile amore per lo spirito dell’Europa. Fonte di civiltà e di sfarzo, oltre che di crudeltà e libidine.