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Leggo, anche nell'intervista firmata della collaboratrice Sabahi, che la soluzione per il medio oriente ci sarebbe; è così semplice, e tanti "professori" ce lo stanno insegnando in tutte le loro lezioni, da un pò di tempo in qua. Basta farla finita con l'idea di due stati per due popoli. E' così semplice, questa soluzione, che viene davvero da chiedersi perché bisognava piangere tanti morti per arrivarci. Perfino l'esimio professore di storia dell'università di Torino, d'Orsi, l'ha chiaramente scritto in un suo recente appello ai colleghi universitari di tutta Europa. Peccato che nessuno si ponga qualche domanda sull'argomento, fra queste persone che la soluzione l'hanno trovata. Ma forse a loro non interessa sapere che cosa poi succederebbe agli ebrei, una volta divenuti cittadini di un paese a maggioranza islamica. A loro non interessa infatti (quando mai ne hanno scritto?) sapere per quale astrusa ragione tanti ebrei hanno dovuto abbandonare il loro paese d'origine, appunto islamico. E a loro, nemmeno a quelli che, a differenza della Sabahi, islamici non sono, non interessa riflettere sul grande progetto messo attualmente in atto dall'islam, e chiaramente enunciato da tanti loro "leaders": qualcuno diceva: "conquisteremo l'Europa col ventre delle nostre donne", e altri diceva: "conquisteremo l'Europa col nostro cazzo" (ho citato letteralmente, scusatemi la volgarità); più recentemente hanno parlato di territori da islamizzare dal Portogallo a Baghdad; hanno enunciato a chiare lettere un programma che ora stanno mettendo cinicamente in atto, seguendo l'antico precetto: prima Costantinopoli e poi Roma. Ma poi, cari professori, attenzione che non ci sarà spazio nemmeno per voi, e non solo per i "perfidi giudei". Basta leggere tutto quanto hanno scritto nel loro programma, e non solamente una parte dello stesso. Il problema non è solo per Israele, e non è neanche a causa di Israele. Il problema è ben più vasto, e coinvolge l'Europa tutta. Svegliatevi, signori professori! Emanuel Segre Amar |
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