Su Informazione Corretta di ieri, 26/11/2006, riportavamo dalla STAMPA l'intervista a Susan Abulhawa di Farian Sabahi, domande e risposte impregnate di odio contro Israele. Il quotidiano torinese deve aver ricevuto molte lettere di protesta, tanto da pubblicare una replica stamane di Elena Loewenthal. Poche righe, certo, difendere i buoni diritti di Israele è sempre più difficile sulla STAMPA, ma è meglio di niente. Una dimostrazione che scrivere ai giornali è utile, serve. Sull'argomento pubblicheremo alcune lettere ricevute in copia dai nostri lettori nella rubrica " dite la vostra ".
Ecco la replica di Elena Loewenthal:
Che cos’è l'antisionismo? È negare al popolo ebraico un diritto fondamentale che rivendichiamo giustamente per la gente dell'Africa... In poche parole, è antisemitismo»: parole di un forsennato imperialista? A pronunciarle nel 1967 è Martin Luther King, chiamato in causa dalla scrittrice palestinese Susan Abulhawa, per dimostrare l'infondatezza d'Israele. Secondo lei gli ebrei «arrivarono in Palestina» nel 1948, aggiudicandosi la terra a suon di «espropriazioni». Invece nel novembre del 1947 una risoluzione Onu sancì la nascita dello Stato ebraico, che in quanto società civile esisteva da molto tempo. Negare tale storia per tirare l'acqua al mulino di un «unico Stato» significa fare un torto alla risoluzione che sanciva l'esistenza di due corpi nazionali - uno ebraico e uno arabo. Ma soprattutto ai palestinesi: solo una lucida visione del passato darà loro la consapevolezza che il proprio diritto nazionale non si fonda sulla negazione di quello altrui, ma su ben più solida base.
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