Razzimo allo stadio, un morto a Parigi. Così il titolo di REPUBBLICA di oggi 25/11/2006 a pag.24- Ma non è andata secondo programma. Il neo nazi, dopo aver insultato un tifoso ebreo se l'è presa anche con un poliziotto "colpevole", a suo avviso, di non avere la pelle bianca. Ne è nato un tafferuglio, il neo nazi ci ha rimesso la vita. Ecco la cronaca:
PARIGI - Un hooligan ucciso, le abituali violenze razziste di un dopopartita e un paese sotto choc di fronte all´incontenibile violenza negli stadi. I disordini, gli scontri, i pestaggi sono cosa purtroppo normale, ma è la prima volta che la morte di un tifoso, ucciso da un poliziotto, insanguina il calcio francese. E´ successo sabato sera, fuori del Parco dei Principi, dopo l´incontro perso dal Paris Saint-Germain contro l´Hapoel di Tel Aviv.
Tutto è successo molto rapidamente. Incolleriti dalla sconfitta della loro squadra, gli hooligan del Psg, i più violenti del paese e considerati tutti di estrema destra, si sono scatenati. Un centinaio di loro se l´è presa con un giovane ebreo francese, venuto a sostenere la squadra israeliana. Di fronte alla minaccia, il ragazzo ha cercato protezione dalla polizia. Un agente in civile, di origine antillese, è intervenuto. Gli hooligan hanno minacciato anche lui. Secondo il procuratore della Repubblica, gli hooligan avrebbero lanciato insulti razzisti («Sporco negro, sporco ebreo»), fatto saluti nazisti, imitato il grido delle scimmie. Colpito e finito a terra, il poliziotto, che si era fatta riconoscere, ha lanciato una bomba lacrimogena. Poi ha tirato fuori la pistola e sparato un colpo. Secondo le prime ricostruzioni, la pallottola avrebbe ferito al polmone un uomo, sarebbe fuoriuscita e sarebbe andata a conficcarsi nel cuore di Julien Quemener, 24 anni, morto sul colpo. Il giovane apparteneva ai «Boulogne boys», gli hooligan più pericolosi, quelli che si riuniscono nella tribuna Boulogne del Parco dei Principi. Il poliziotto e il ragazzo ebreo si sono rifugiati in un McDonald´s e c´è voluto l´intervento delle forze dell´ordine per liberare il locale dall´assedio degli hooligan.
Il mondo politico ha reagito indignato. Jacques Chirac, durante la conferenza stampa con Prodi, è stato durissimo: «Questo avvenimento m´ispira un sentimento non solo di condanna, non solo di stupefazione, ma anche di orrore. Queste violenze sono scandalose, le parole razziste, qualunque sia la loro natura, sono vergognose e indegne». Violenze inaccettabili, hanno detto anche Dominique de Villepin e Nicolas Sarkozy.
Gli hooligan del Paris Saint-Germain sono i più tristemente famosi, i più temuti dalle forze dell´ordine e dagli altri tifosi.
Sono considerati di estrema destra e vicini a gruppuscoli neo - nazisti. Uno di loro era anche Maxime Brunerie, il giovane che il 14 luglio 2002, sugli Champs-Elysées, sparò un colpo di carabina contro Chirac durante la sfilata per la festa nazionale.
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