Spettabile Redazione,
con riferimento all'omicidio del Ministro cristiano maronita Pierre Gemayel, membro del Governo libanese assassinato martedì scorso in un agguato, il padre ha commentato: «mio figlio (è stato) ucciso dai siriani». A sua volta il leader druso Walid Jumblat, dopo aver messo l'opinione pubblica in guardia contro il rischio di nuovi attentati, ha affermato: «la Siria è dietro questo crimine perché non vuole un Libano libero e indipendente. Potrebbero uccidere altri rappresentanti del governo o del parlamento» (da “La Stampa” online in data odierna). Domanda: anche il padre di Gemayel e Walid Jumblat sono agenti del Mossad che cercano di intorbidire le acque, sviando così l'attenzione del mondo dalle responsabilità degli odiosi sionisti, i quali mirano a destabilizzare il Libano per farne ricadere la colpa su quell'agnellino del figlio di Assad? Al Ministro D'Alema (così deferente verso gli Hezbollah), al “Manifesto”, a “Liberazione”, a “L'Unità” ed a tutta la stampa benpensante l'ardua sentenza.
Molti cordiali saluti Luigi Prato, Sassari |