Una lettera a Conchita De Gregorio, conduttrice di Prima Pagina 21/11/2006
Gentile Dott.sa De Gregorio, Ho sentito infinite parole di indignazione per gli interventi israeliani nella striscia di Gaza. E le più denigranti e infamanti richieste di interrompere i rapporti di cooperazione con Israele. Isreale è divenuto per i bravi sinistroidi benpensanti quello che per Bush sono gli stati canaglia, per di più con la macchia d'infamia di essere comunque lo stato degli ebrei, per definizione colpevoli in partenza.
Avrei voluto sentire da Lei, che comunque è una persona intelligente, non solo uno sfumato "dalemiano" appello a non semplificare le cose, detto quasi a bassa voce alla fine della Sua risposta (come se si vergognasse!). Avrei voluto sentire almeno un accenno di indignazione per i missili che quotidianamente vengono lanciati dalla striscia di Gaza su Israele: ma quelli sono "missili buoni", quelli di Israele sono sempre cattivi, e le vittime palestinesi sono le uniche che contano come macigni, i morti ebrei non contano (anzi, sembra che gli ebrei siano buoni solo quando sono morti, solo le vittime della shoah sono buone, tutti quelli di Israele non contano, sarebbe meglio se non esistessero).
Vorrei sentire una volta da un giornalista di Repubblica una chiara presa di posizione sul fatto che - in barba ad ogni legge civile e naturale - i palestinesi hanno la loro migliore arma nel fare di tutti i civili degli ostaggi permanenti mettendo armi e terroristi nelle case civili ( e se sono donne e bambini tanto meglio perché così si può gridare più forte contro gli infami israeliani che ammazzano i bambini: intanto, ai palestinesi cosa gliene importa della persona umana?).
Vorrei sentire una parola d'indignazione contro la dichiarata (mille volte e ogni giorno dichiarata) volontà di Hamas e degli Hezbollah di cancellare lo stato d'Israele e buttare nel mare i suoi 6 milioni d'abitanti (strana cifra i 6 milioni - gli stessi di Hitler!). E vorrei sentir dire una volta che dietro tutti questi criminali c'è l'Iran, e magari che la colpa forse è anche dell'Iran,e non solo di Israele.
Vorrei anche sentir dire che quella di Hamas non è resistenza: è aggressione verbale e militare contro lo stato israeliano di cui si vuole la DISTRUZIONE, e NON l'esistenza ACCANTO a quello palestinese: Hamas vuole SOLO LO STATO PALESTINESE, e gli ebrei eliminati. Caso mai è Israele che vuole i due stati. Ma questo i benpensanti sinistroidi si guardano bene dal dirlo, piangendo le più infami lacrime di coccodrillo sui poveri palestinesi e partecipando alle manifestazioni di cui sappiamo.
So che Lei obietterà che non rappresenta quelli che erano alla manifestazione. Ma Lei non dice una sola parola quando un'ascoltatrice lancia infamie e farneticanti difese dei criminali terroristi che IMPEDISCONO (loro sì, i terroristi palestinesi) ogni accordo con lo stato che vogliono semplicemente distruggere.
Mi scusi, ho scritto troppo. Ma io oso ancora indignarmi in difesa di Israele. E non sono né ebrea né di destra. Distinti saluti Prof. Giovanna Brogi