Tra i nuovi vertici dei servizi segreti italiani un sostenitore dell'atomica iraniana il generale Giuseppe Cucchi, a capo del Cesis
Testata: Libero Data: 21 novembre 2006 Pagina: 1 Autore: Oscar Giannino Titolo: «L'otimo il bravo e il cattivo»
Su LIBERO del 21 novembre 2006 Oscar Giannino commenta il cambio al vertice dei servizi segreti italiani (Bruno Branciforte al Sismi, Franco Gabrielli al Sisde e Giuseppe Cucchi al Cesis)
C'è l'ottimo (Branciforte, il più "atlantico" dei tre) il buono (Gabrielli, esperto nella lotta al terrorismo) e il cattivo (Giuseppe Cucchi responsabile dell'Osservatorio per la sicurezza strategica della prodiana Nomisma), sintetizza Giannino.
Che ricorda anche, con più che giustificato allarme, una dichiarazione rilasciata da Cucchi l'8 febbraio scorso
in cui ha difeso la bomba atomica iraniana, asserendo che equlibrerebbe quella israeliana in Medio Oriente: francamente non solo non siamo d'accordo, ma ci vengono i brividi, all'idea che questa sia una delle teste dell'intelligence italiana. Per fortuna, sinora il Cesis ha svolto solo una funzione di coordinamento delle analisi, senza compiti operativi. Ma attenzione: il governo Prodi ha nominato i nuovi vertici ma ci riserva sorprese sulla riforma dei servizi e dunque bisogna fin d'ora evitare che il Cesis possa svolgere una funzione potenziata.
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