Una donna uccisa, un ragazzo in fin di vita, un altro mutilato gli effetti degli "innocui" razzi kassam
Testata: Il Giornale Data: 16 novembre 2006 Pagina: 10 Autore: Gian Micalessin Titolo: «Razzi contro Israele, uccisa una donna»
Dal GIORNALE del 16 novembre 2006:
Stavolta i petardoni, come si affanna a definirli chi li spaccia per innocui giocattoli colpiscono, uccidono e mutilano. Stavolta Hamas e Jihad islamica possono rivendicare l'uccisione di una donna, il ferimento di un ragazzo di 16 anni e di un addetto alla sicurezza colpevoli solo di trovarsi a Sderot, la cittadina israeliana a cinque chilometri da Gaza bersaglio preferito dei missili palestinesi. Solo su Sderot ne sono caduti ieri undici, altri quattro hanno colpito Ashkelon senza però far danni. La prima raffica mattutina uccide la donna e lascia senza gambe una guardia di 24 anni. La seconda, nel pomeriggio, riduce in fin di vita il ragazzino. Ora non resta che aspettare la rappresaglia. Peretz l'ha già annunciata e i reparti di Tsahal ammassati alle porte della Striscia hanno iniziato i preparativi per i nuovi raid. Il nuovo capitolo di sangue si apre alle nove di mattina. Quattro razzi Qassam sono già esplosi nei dintorni di Sderot mezz'ora prima, ma la vita non si ferma. Da cinque anni quei missili sparati a caso su case e scuole civili rappresentano una consueta quanto inarrestabile minaccia. Fatima Slutzker, 57 anni, è appena uscita di casa assieme al marito. Lui si ferma sul ciglio, lei attraversa la strada. Il suo destino si gioca in quei pochi metri. Il missile la colpisce in pieno, la cancella dalla vista del coniuge. Lui, sotto choc per l'esplosione, non si rende conto di quanto sia successo, continua a cercarla fino a quando non trova il corpo straziato. Più in là, davanti alla casa dove abitava Amir Peretz prima di diventare ministro e trasferirsi a Gerusalemme, si consuma un'altra tragedia.
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