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Informazione Corretta Rassegna Stampa
15.11.2006 Hezbollah vuole rovesciare il governo libanese? Per il Manifesto è tutta colpa di Siniora
come cambia una notizia sul quotidiano comunista

Testata: Informazione Corretta
Data: 15 novembre 2006
Pagina: 1
Autore: la redazione
Titolo: «Hezbollah vuole rovesciare il governo? Per il Manifesto è tutta colpa di Hezbollah»

Una notizia dal GIORNALE:

Rovesceremo il governo libanese

Beirut. Il capo di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha minacciato ieri di mobilitare la piazza per rovesciare il governo libanese di Fuad Siniora che, ha detto, «ha perso ogni credibilità dopo le dimissioni di sei ministri». Nasrallah vuole che il primo ministro accolga le richieste di Hezbollah per la formazione di un governo di unità nazionale. Il numero uno del movimento estremista sciita ha comunque escluso lo scoppio di una guerra civile nel Paese. Lunedì un sesto ministro, vicino a Hezbollah e ad Amal (altra formazione sciita), si era dimesso. Sabato, dopo il fallimento delle trattative per la formazione di un governo di unità nazionale, i due partiti sciiti avevano ritirato dal governo i loro cinque ministri. I due partiti vogliono un terzo dei ministeri per avere il diritto di veto sulle principali questioni. Il presidente libanese, il cristiano-maronita e filosiriano Ehud Lahoud, è intervenuto ieri per bloccare l'istituzione di un tribunale internazionale che individui e giudichi i responsabili dell'assassinio dell'ex premier Rafik Hariri. Nel mirino degli inquirenti c'è Damasco. Secondo Lahoud, il via libera dato lunedì dal governo non può essere considerato legittimo dal momento che l'esecutivo era a ranghi ridotti a causa delle dimissioni dei sei ministri sciiti

Di seguito, la notizia come appare sul MANIFESTO, che accusa Siniora invece di Hezbollah:

Siniora sfida Hezbollah e resiste sul tribunale per Hariri

Si aggrava il quadro politico libanese dopo il via libera dato due giorni fa dal governo Siniora - nonostante le dimissioni di 6 ministri: gli sciiti e un cristiano - all'istituzione di un tribunale internazionale sull'attentato all'ex premier Rafiq Hariri. Al leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, che ha ribadito la richiesta di dimissioni immediate dell'esecutivo e di formazione di un governo di unità nazionale, il premier Siniora ieri ha risposto di volersi liberare della «dittatura della minoranza», in evidente riferimento alle pressioni di Hezbollah e alla minaccia del partito sciita e dei suoi alleati di organizzare grandi manifestazioni di protesta. Siniora alza il tono dello scontro politico e non commenta l'assicurazione data da Nasrallah che Hezbollah lavorerà per impedire che il Libano precipiti in una nuova guerra civile. Intanto il presidente Emile Lahoud ha scritto al segretario generale dell'Onu Annan per spiegare che la decisione sul tribunale internazionale è «illegittima» perché il governo Siniora non è rappresentativo di tutte le componenti etniche, come richiede la Costituzione libanese.

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