Sulla STAMPA di oggi, 12/11/2006, nella rubrica lettere dei lettori, una opinione sui fatti accaduti a Gaza. Contiene diverse osservazioni che possono essere fatte proprie dai nostri lettori nelle loro e-mail ai giornali.
Eccola:
Il tenore di vita dei palestinesi
Errore tecnico, fuoco amico ecc. sono fatti che inevitabilmente succedono nelle guerre da sempre. L'aereo di Balbo fu abbattuto dalla contraerea italiana. Il fatto è che quando ci sono le guerre ci sono i morti, amici o nemici sempre morti sono ed è sempre una tragedia. Per evitare tutto questo bisogna non fare le guerre. Nel conflitto israelo-palestinese la ricetta è abbastanza semplice. I Palestinesi cerchino di comprendere come mai il reddito di un Israeliano è, statisticamente parlando, venti volte quello di un Palestinese.
Per ottenere lo stesso risultato i Palestinesi dovrebbe cominciare a lavorare invece di coltivare il sogno di eliminare Israele. Hanno distrutto un impianto che dava lavoro a 12 mila persone appena lo hanno avuto nelle mani (quando Israele si ritirò da Gaza). Poverini, erano tanto arrabbiati, fu il commento di alcuni loro sostenitori di casa nostra. Poi si rileggano il Corano attentamente e ci troveranno 12 punti nei quali è proibito il suicidio.
I kamikaze fanno doppio delitto: suicidio più omicidio. Infine mandino una loro commissione di esperti a fare una visita negli Emirati del Golfo. Vedranno quegli scenari da Mille e una Notte, li confronteranno con il loro tenore di vita. Vedranno che i loro fratelli, che non hanno grilli per la testa, marciano in Rolls-Royce o Ferrari ecc. e loro invece...Ogni commento è superfluo.
Giorgio Ottolenghi
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