Povero Haniyeh, saggio capo di Hamas è la tesi del quotidiano napoletano
Testata: Il Mattino Data: 11 novembre 2006 Pagina: 8 Autore: la redazione Titolo: «Lascio se serve al popolo»
Anziché riportare per l’ennesima volta le dichiarazioni propagandistiche di un uomo di Hamas, in questo caso Haniyeh, Il MATTINO dovrebbe far conoscere ai suoi lettori il malgoverno dell’organizzazione terroristica e le sue gravi responsabilità per il deteriorrasi della situazione interpalestinese e dei rapporti con Israele. Ma va ricordato che Il MATTINO, invece, si è sempre e solo speso per criminalizzare Israele e coprire, in un modo o in un altro, Hamas. Come avviene a pag.8,con un titolo che ricorda le roboanti-fasulle dichiaranzioni dei dittatori di turno. nella stessa pagina si spreca anche la propaganda anti-Bush e anti-americana.
ecco l'articolo:
Haniyeh: lascio se serve al popolo
Tel Aviv. Il leader di Hamas e premier palestinese Ismail Haniyeh (nella foto) è disposto a farsi da parte se ciò servisse a rimuovere l'isolamento internazionale nei confronti della leadeship dell’Anp. All'uscita di una moschea di Gaza, al termine delle preghiere del venerdì, Haniyeh ha detto: «Gli Stati Uniti, gli europei e altri ancora nella regione hanno affermato che tale isolamento non può essere rimosso senza la mia rimozione. Se da un lato c'è la rimozione dell'isolamento e dall'altro ci sono io, dobbiamo rimuovere l'isolamento e fare cessare così le sofferenze dei palestinesi». Haniyeh ha confermato che i suoi recenti incontri con Abu Mazen, dopo un periodo di gelo, sono stati positivi. «Abbiamo gettato le basi ha spiegato per la costituzione di un governo di unità nazionale e riprenderemo il dialogo fra le fazioni la settimana prossima nella speranza di concludere il tutto entro due-tre settimane». L'obiettivo principale del nuovo governo sarà quello di rimuovere l'isolamento internazionale decretato nel marzo scorso al fine di obbligare Hamas a riconoscere il diritto alla esistenza di Israele, a riconoscere gli impegni assunti dall'Anp e a rinunciare al ricorso alla violenza. Hamas, da parte sua, esige inoltre la liberazione dei suoi ministri e dei deputati arrestati da Israele nel luglio scorso, in seguito alla cattura del caporale israeliano Ghilad Shalit. Inoltre vi è la questione del mantenimento della calma a Gaza, dopo i cruenti scorsi fra Hamas e al-Fatah di alcune settimane fa.
per inviare la propria opinione al Mattino, cliccare sulla e-mail sottostante.