Una manipolazione che trasforma i soldati israeliani in mostri sfruttando la tragedia di Beit Hanoun
Testata: Il Mattino Data: 09 novembre 2006 Pagina: 9 Autore: la redazione Titolo: «Blitz israeliano, strage a Gaza»
Una cosa va ribadita nel constatare come il quotidiano riprenda acriticamente le parole di Hamas sulla cessazione della tregua. E va ribadita perché ancora una volta si evince la totale cecità del quotidiano di fronte alle sofferenze della popolazione civile israeliana, in particolare quella del Neghev bersagliata dai razzi palestinesi ormai da anni. Far credere al lettore che fino ad oggi c’è stata una tregua significa mentire, significa appunto nascondere le sofferenze degli abitanti, ormai esasperati, di Sderot. Significa considerare normale le continue attività terroristiche nella Striscia di Gaza, il continuo afflusso di armi attraverso decine e decine di tunnel, l’azione terroristica in territorio israeliano con morti, feriti e la presa dell’ostaggio Shalit, i numerosi attentati suicidi sventati nelle settimane e nei mesi scorsi di cui hanno puntualmente riferito i quotidiani israeliani ma non i nostri. Questa non è tregua, sono atti di guerra in risposta a un gesto distensivo come il ritiro israeliano. Dunque se per una parte, giustamente e a maggior ragione all’indomani di una tragica strage, si mostrano le sofferenze e si prova umana pietà, per l’altra c’è solo disinteresse (sono i fatti a dimostrarlo e non bastano le parole ipocrite a far credere il contrario).
Diciotto palestinesi, tra cui donne e bambini, sono stati uccisi a colpi di cannone nelle loro abitazioni in un villaggio a nord di Gaza durante un blitz israeliano. Il premier Olmert e il ministro della Difesa Peretz hanno parlato di «errore» e hanno espresso «rincrescimento» ordinando la sospensione dei tiri d’artiglieria su Gaza. Anche il ministro degli Esteri Livni ha parlato di «incidente spiacevole». Ma le scuse di Israele non placano l’ira dei palestinesi. Esplicito Hamas: «Tregua violata, riprenderemo gli attentati». Dall’Italia la condanna netta di D’Alema: «Basta con i raid e con queste violenze inaccettabili»
A pag.9, sopra la cronaca di Michele Giorgio, in alto a sinistra nella pagina si può vedere una piccola foto (riportata a inizio pagina) di due soldati israeliani con in mano la bandiera israeliana e che sorridono. Una foto che non ha nulla a che vedere con i fatti della tragica strage di Gaza e che sembra suggerire che qualcuno, come a mostrare un trofeo di caccia, se
la rida. Davvero una vergognosa manipolazione.
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