Disinformazione sul rapimento di Ghilad Shalit, sul terrorismo e su Hamas 06/11/2006
Al Direttore, leggo con stupore che, a proposito del soldato Shalit, rapito in territoriio israeliano e non fatto prigioniero nel corso di un'operazione militare, il Corriere riporta senza alcun commento la notizia che Hamas avrebbe interrotto le trattative per la sua liberazione, a causa dell'offensiva israeliana nella Striscia. Mi stupisce che il Corriere offra ai suoi lettori questa disinformazione. Infatti la verità è che a tutt'oggi nulla si sa della sorte di questo povero giovane, cui sono negati i diritti sanciti dalla Convenzione di Ginevra, appunto perché non prigioniero di guerra, ma ostaggio nel più puro stile banditesco. Infine, mi stupisce che venga stravolta la realtà: l'attuale offensiva israeliana è il risultato del continuo lancio di missili Kassam in territorio israeliano, del contrabbando incessante di armi, dei tentativi di infiltrazione di terroristi sul suolo israeliano, del caos regnante a Gaza, dove vige la legge della giungla piuttosto che la legalità. Decontestualizzare le notizie significa non capire che quello in atto è un conflitto che dura da sessant'anni, alla cui base c'è un rifiuto ideologico da parte del mondo arabo/palestinese dell'esistenza dello Stato di Israele. Leggere la Carta di Hamas per credere. Cecilia Nizza Cecilia