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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
04.11.2006 "Indipendenza palestinese e fine del terrorismo"
lettera ad Abu Mazen di David Grossman, Abraham Yehoshua e Amos Oz

Testata: Corriere della Sera
Data: 04 novembre 2006
Pagina: 19
Autore: DAVID GROSSMAN, ABRAHAM YEHOSHUA AMOS OZ
Titolo: ««Reciproco rispetto, senza occupazione e senza terrore»»
Dal CORRIERE della SERA del 4 novembre 2006:

Al Presidente dell'Anp, Mahmud Abbas
Egregio Signore, in occasione della festa di Id al Fitr e dopo uno degli anni più difficile e sconfortanti del processo di pace tra israeliani e palestinesi, approfittiamo della visita dello Sheikh Abdallah Nimer Darwish e del Rabbino Menahem Forman nel suo ufficio per far pervenire un messaggio di amicizia e di speranza a lei e al suo popolo.
Israeliani e palestinesi sono legati da un unico destino. Gli israeliani non potranno godere di tranquillità e di sicurezza fintanto che i palestinesi non lo potranno. In questi giorni di odio e di disperazione, al termine del mese di Ramadan e delle festività ebraiche d'inizio d'anno e dopo i falliti tentativi di ambo le parti di raggiungere la pace, ci appelliamo alla dirigenza israeliana e a quella palestinese, di cui lei è a capo, affinché, traendo ispirazione dallo spirito di pace e di fratellanza umana che regna in questi giorni, facciano ricorso a tutta la loro forza creativa, alla loro immaginazione umana e politica per giungere a una soluzione che sia accettabile per la maggior parte degli israeliani e dei palestinesi oltre che per la comunità internazionale: due nazioni per due popoli, sulla base dei confini del 1967 e nello spirito dell'accordo di Ginevra firmato da personalità di buona volontà, israeliane e palestinesi.
L'obbligo sacro di trasformare l'esistente riconoscimento dei due popoli in una realtà di vita politica l'uno a fianco dell'altro, in rapporti di buona vicinanza, di prosperità e di reciproco rispetto, senza occupazione e senza terrore, cade su di lei, sui suoi colleghi e sulla dirigenza politica israeliana. Il mondo intero attende una soluzione di questo conflitto penoso. Cerchiamo di fare tutto il possibile perché all'inizio del mese di Ramadan, il prossimo anno, la disperazione, il sangue e la sofferenza non siano che un ricordo del passato.
Le auguriamo buone feste.

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