Da qualche settimana a Roma e a Milano esce un nuovo giornale, : EPolis Roma
Gli articoli sono molto vari e presentano opinioni anche diametralmente opposte: da Vauro (che scrive sempre contro gli USA) a La Russa .
Nell'edizione di martedi 31 ottobre, però, gli articoli su Israele sono particolarmente sbilanciati. A Pag. 8 infatti nella sezione "rassegna stampa del mondo" a cura di Paolo Maccioni viene riportato il seguente trafiletto:
Mentre i media continuano a chiamare "scontri" le quotidiane uccisioni da parte di Israele di civili, attivisti e militanti palestinesi - scrive Khaled Amayreh sul settimanale egiziano AL-AHRAM - l'esercito israeliano intensifica una brutale offensiva contro centri abitati sia nella striscia di Gaza che nella West Bank. In meno di 5 giorni le forze di occupazione hanno ucciso 29 palestinesi, la maggior parte dei quali civili innocenti, fra cui otto ragazzini, cinque membri di una famiglia, ed una madre di cinque figli. Decine di altri civili sono stati gravemente feriti, molti dei quali con nuove letali armi segrete che tagliano la carne e penetrano direttamente nelle ossa, come attestato da autorità mediche palestinesi e internazionali: Israele usa le nuove armi in aree densamente popolate, causando la morte e la mutilazione di un gran numero di persone.
Senza entrare nel merito dell'articolo che rientra nella solita propaganda diffamatoria del mondo arabo, Egitto e Giordania, paesi ufficialmente in pace con Israele, compresi, il giornale avrebbe dovuto o spiegare la situazione dei media in queste dittature o controbilanciare con un articolo da un giornale israeliano. Il lettore medio, infatti, che non segue costantemente la situazione e che, a causa della vasta disinformazione nei media italiani, non sa praticamente nulla di quel che avviene nei territori governati dall'ANP e di come tutto ciò viene descritto dai giornali arabi, prenderà per buone e veritiere queste menzogne, immaginando che gli israeliani siano veramente dei mostri la cui unica attività sarebbe quella di "uccidere civili innocenti."
A pag. 18 poi si da grande risalto alla "condanna" di Hanyieh del rapimento del cooperante spagnolo. L'articolo infatti ha un sovratitolo: "Medio Oriente. La condanna di Hamas" e il titolo principale: "Cooperante spagnolo sequestrato a Gaza", accompagnato da una foto del capo di Hamas: "Il premier Ismail Haniyeh"
Un gruppo di militanti palestinesi ha rapito nei pressi di Dir al-Balh, nella parte centrale della Striscia di Gaza, uno spagnolo che lavorava in un'organizzazione non governativa. In un primo tempo fonti palestinesi avevano riferito del sequestro di due giornalisti stranieri. Il sequestrato è stato identificato con il nome di Roberto Vila, 34 anni, cooperante della "Cooperation Assembly for Peace", un'organizzazione umanitaria spagnola attiva nei Territori palestinesi. Sia il governo di Hamas sia il movimento di Fatah del presidente Mahmoud Abbas hanno condannato il rapimento.
I sequestratori hanno rilasciato dopo averla fatta salire in auto, Celine Gagne, una collega di Vila, nei pressi della Khan Younis. I sequestri di stranieri
da parte di chi?
stanno crescendo a Gaza. Risale, infatti, solo a qualche giorno fa, esattamente il 24 ottobre, il rapimento di un altro spagnolo, il fotoreporter dell'agenzia stampa americana Associated Press Emilio Morenatti poi rilasciato in giornata. "E' un tipo di azioni che deprechiamo - ha detto, con evidente fastidio il premier palestinese Haniyeh. Intanto, il primo ministro israeliano Ehud Olmert ha fatto sapere che anche se le forze armate israeliane estenderanno le operazioni a Gaza, non rimarranno a lungo nella zona. Olmert ha poi reso noto che negli ultimi tre mesi di operazioni nella Striscia sono stati uccisi 300 militanti palestinesi. "Israele sta operando contro i centri di Hamas a Gaza. Espanderemo le operazioni, ma non rimarremo per un periodo esteso a Gaza", ha detto Olmert. (ap)
Anche qui, nessun accenno ai continui missili che da Gaza vengono sparati verso le città israeliane e del traffico d'armi con l'Egitto.
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