Il procurature generale chiede l'autosospensione di Katsav che rifiuta e sostiene di essere vittima di calunnie
Testata: La Stampa Data: 30 ottobre 2006 Pagina: 11 Autore: la redazione Titolo: «Il procuratore «Katsav si sospenda»»
Da La STAMPA del 30 ottobre 2006:
Il presidente dello Stato di Israele, Moshe Katsav, dovrebbe autosospendersi dall'incarico in considerazione di una sua possibile incriminazione per stupro. È il parere, non vincolante, espresso ieri dal procuratore generale, Menahem Mazuz, davanti all'Alta Corte. «Considerata la particolare posizione del capo dello Stato, che rappresenta la sovranità dello Stato», ha detto il magistrato, «è necessario che il presidente si autosospenda per la durata di questa vicenda, perché questo è quanto si aspetta l'opinione pubblica dall'istituzione di presidenza». Il capo della procura si è espresso anche a favore dell'impeachment, qualora il presidente, denunciato da una decina di ex segretarie, rifiutasse di farsi da parte. «Giacché il Parlamento è l'unico organismo che può pronunciarsi sulla fine del mandato presidenziale, dovrebbe valutare la possiblità di fare ricorso alle proprie prerogative a seconda delle decisioni del presidente», ha aggiunto. Nelle prossime settimane Mazuz dovrà decidere se formalizzare le accuse. Il 15 ottobre la polizia, dopo una settimana di indagini, concluse che vi erano prove sufficienti per incriminare Katsav di stupro, molestie sessuali e intercettazioni telefoniche illegali. Katsav, 60 anni, esponente della destra, è sposato ed è padre di cinque figli. Ieri sera in un comunicato ha lasciato capire che non intende dimettersi ripetendo: «Sono vittima di una bassa campagna di calunnie, e non si può consentire a questo linciaggio mediatico di ostacolare l'inchiesta in corso. Ho intenzione di battermi fino alla fine per provare la mia innocenza».
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