Cari Amici,
anche sul Vostro sito, che seguo sempre con affettuosa attenzione, mi pare che ogni tanto si cada nell'equivoco di voler estrapolare un Islam "moderato", da contrapporre all'Islam fanatico e massimalista. E' umano credere a ciò che si desidera, ma non è sempre molto realistico. Personalmente, anche per quanto ho studiato in proposito, resto di un'opinione: l'Islam "moderato" può aversi solo laddove non si abbia più Islam, che ha per sua natura una carica di violenza di cui non può spogliarsi, senza venir meno a sé stesso. Voglio però fornirvi un parere ben più autorevole del mio, e a tal scopo Vi trasmetto un interessante interventi di mons. Bernardini, vescovo di Smirne, proprio sull'argomento "Islam moderato - Islam estremista".
Un cordiale e amichevole saluto e un augurio di buon lavoro, sempre, nella difesa della Verità. Viva Israele, e viva la libertà!
lettera firmata
Dal numero 39 – 12 ottobre 2006 – della rivista TEMPI, riportiamo la seguente citazione a pag. 10 (rubrica TAZ&BAO):
“Durante un incontro ufficiale sul dialogo islamo – cristiano, un autorevole personaggio musulmano, rivolgendosi ai partecipanti cristiani, disse a un certo punto con calma e sicurezza: << Grazie alle vostre leggi democratiche vi invaderemo; grazie alle nostre leggi religiose vi domineremo >>. C’è da crederci, perché il <> è già cominciato con i petrodollari, usati non per creare lavoro nei paesi poveri del Nord Africa e del Medio Oriente, ma per costruire moschee e centri culturali nei paesi dell’immigrazione islamica, compresa Roma, centro della cristianità. Come non vedere in tutto questo un chiaro programma di espansione e di riconquista? È un fatto che termini come ‘dialogo’, ‘giustizia’, ‘reciprocità’, o concetti come ‘diritti dell’uomo’, ‘democrazia’, hanno per i musulmani un significato completamente diverso dal nostro. Sappiamo tutti che bisogna distinguere la minoranza fanatica e violenta dalla maggioranza tranquilla e onesta, ma questa, ad un ordine dato in nome di Allah o del Corano, marcerà sempre compatta e senza esitazioni. La storia ci insegna che le minoranze decise riescono sempre ad imporsi alle maggioranze rinunciatarie e silenziose”.
Dall’intervento pronunciato da monsignor Giuseppe Bernardini, vescovo di Smirne (Turchia), il 13 ottobre 1999, in Vaticano, nel corso della seconda assemblea speciale per l’Europa del sinodo dei vescovi
“Durante un incontro ufficiale sul dialogo islamo – cristiano, un autorevole personaggio musulmano, rivolgendosi ai partecipanti cristiani, disse a un certo punto con calma e sicurezza: << Grazie alle vostre leggi democratiche vi invaderemo; grazie alle nostre leggi religiose vi domineremo >>. C’è da crederci, perché il <> è già cominciato con i petrodollari, usati non per creare lavoro nei paesi poveri del Nord Africa e del Medio Oriente, ma per costruire moschee e centri culturali nei paesi dell’immigrazione islamica, compresa Roma, centro della cristianità. Come non vedere in tutto questo un chiaro programma di espansione e di riconquista? È un fatto che termini come ‘dialogo’, ‘giustizia’, ‘reciprocità’, o concetti come ‘diritti dell’uomo’, ‘democrazia’, hanno per i musulmani un significato completamente diverso dal nostro. Sappiamo tutti che bisogna distinguere la minoranza fanatica e violenta dalla maggioranza tranquilla e onesta, ma questa, ad un ordine dato in nome di Allah o del Corano, marcerà sempre compatta e senza esitazioni. La storia ci insegna che le minoranze decise riescono sempre ad imporsi alle maggioranze rinunciatarie e silenziose”. Dall’intervento pronunciato da monsignor Giuseppe Bernardini, vescovo di Smirne (Turchia), il 13 ottobre 1999, in Vaticano, nel corso della seconda assemblea speciale per l’Europa del sinodo dei vescovi |