Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein".
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)
Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine.
Incidente tra Israele e Germania in Libano? il ministro della Difesa Peretz nega che i jet israeliani abbiano aperto il fuoco contro una nave tedesca
Testata: Corriere della Sera Data: 26 ottobre 2006 Pagina: 13 Autore: Davide Frattini Titolo: «Israele-Germania, scontro sfiorato in Libano»
Dal CORRIERE della SERA del 26 ottobre 2006:
GERUSALEMME — Due jet israeliani e una nave della Marina tedesca si sarebbero fronteggiati al largo delle coste libanesi. I caccia avrebbero sparato dei colpi di avvertimento e avrebbero attivato le misure di difesa contro eventuali risposte della contraerea. L'incidente — scrive il giornale Der Tagesspiegel —è stato rivelato dal viceministro della Difesa Christian Schmidt, durante un'audizione in Parlamento. Schmidt non ha detto quando sarebbe successo l'episodio, altre fonti parlano di lunedì o martedì. Amir Peretz, ministro della Difesa israeliano, ha chiamato il tedesco Franz Josef Jung per assicurargli che «nessun aereo ha aperto il fuoco verso una vostra nave e che Israele non ha alcuna intenzione di attaccare le forze di Berlino». Anche un portavoce militare ha smentito l'incidente e ha spiegato che nei giorni scorsi due F-16 si sono levati in volo, quando da una nave è decollato un elicottero senza avere i segni di riconoscimento convenuti con lo Stato Maggiore e si è avvicinato alle acque israeliane. I jet sarebbero ritornati alla base dopo aver verificato che si trattava di un velivolo tedesco. I due ministri della Difesa hanno ripetuto che è necessario rafforzare il coordinamento tra le truppe dell'Unifil e i militari israeliani per evitare incidenti. Il 15 ottobre la Germania ha assunto il comando della flotta navale incaricata di pattugliare le aree al largo del Libano per sventare eventuali traffici di armi verso gli Hezbollah. Secondo i quotidiani Süddeutsche Zeitung e Die Welt, le Nazioni Unite e il Libano avrebbero limitato il mandato dei tedeschi: la Marina potrebbe intervenire nella fascia a meno di sei miglia dalla costa solo su richiesta dello Stato Maggiore di Beirut. Davanti ai deputati della Knesset, Peretz ha confermato che i jet israeliani continueranno a sorvolare il Libano: «Non solo siamo liberi, ma abbiamo il diritto di monitorare i tentativi di far arrivare armi ai miliziani sciiti, attraverso il confine siriano». La settimana scorsa, le missioni israeliane sono state criticate dal presidente francese Jacques Chirac e dal generale Alain Pellegrini, che comanda le forze Onu di cui fanno parte gli italiani. Pellegrini ha accennato alla possibilità di cambiare le regole di ingaggio per permettere ai caschi blu di aprire il fuoco, se si sentissero minacciati dagli aerei israeliani. Il ministro della Difesa Michèle Alliot-Marie ha condannato le sortite perché «mettono a rischio un fragile cessate il fuoco».
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