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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
25.10.2006 Musulmani britannici come gli ebrei sotto Hitler
i deliri del sindaco di Londra, Ken Livingstone

Testata: Corriere della Sera
Data: 25 ottobre 2006
Pagina: 27
Autore: Paola De Carolis
Titolo: ««Islamici discriminati Mi ricorda Hitler»»

Discriminazioni e propaganda d'odio contro gli islamici inglesi paragonabili alla politica dei nazisti verso gli ebrei.
Sono le ultime dichiarazioni, a dir poco prive del senso della misura, del sindaco di Londra Ken Livingstone.
Che ignorando o fingendo di ignorare il valore di simbolo di sottomissione delle donne del velo islamico, e soprattutto le pressioni fondamentaliste perché esso sia adottatto da tutte le musulmane e divenga un simbolo identitario, lo difende come espressione di "libertà individuale".

L'equivoco di Livingstone è però più profondo. In Gran Bretagna e in Europa le minoranze religiose ed etniche non sono discriminate, i loro membri godono degli stessi diritti degli altri cittadini.

Il paragone tra i musulmani inglesi e gli ebrei tedeschi sotto Hitler è dunque abnorme.

Per contro, all'interno della minoranza musulmana esistono gruppi fondamentalisti che vogliono imporre il loro dominio da prima sulla comunità islamica, poi nell'ambito più allargato dell'intera società, promuovendo una progressiva confusione tra leggi civili e leggi religiose.

Tali gruppi fondamentalisti sono anche il brodo di coltura del terrorismo di , causa del comprensibile timore che l'islam isprira ai non musulmani.

Spetta dunque ai musulmani inglesi ed europei schierarsi con le società nelle quali vivono, sotto attacco da parte del terrorismo.

Per contro, spetta agli stati europei garantire la sicurezza e la libertà di espressione dei musulmani che dissentono dal fondamentalismo e che da esso sono minacciati.
Spetta ad essi pure di garantire la libertà di non portare il velo alle donne musulmane che lo rifiutano.

Ecco il testo di una rticolo trattto dal CORRIERE della SERA:
  



LONDRA — Per reputazione non è un uomo che soppesa l'impatto delle parole, se è vero che per aver paragonato un cronista ebreo a una guardia nazista si procurò una sospensione di un mese. Forse proprio perché l'Alta Corte, in appello, la settimana scorsa ha giudicato eccessiva quella punizione, il sindaco di Londra Ken Livingstone è tornato a fare ciò che gli riesce benissimo: provocare. Stavolta all'ideologia di Hitler ha paragonato il dibattito sul velo innescato all'inizio di ottobre dall'ex ministro degli Esteri Jack Straw, ora passato ai rapporti con il Parlamento. «Mi sembra chiaro — ha detto ieri in occasione della presentazione del primo rapporto sui musulmani della capitale — che i problemi che abbiamo oggi in Gran Bretagna non sono dovuti al desiderio della comunità islamica di essere separata dal resto. Credo che il dibattito non sia equilibrato, come se la colpa fosse dei musulmani. In questo c'è una eco della "demonologia" della Germania nazista, del parere di Hitler secondo cui la colpa era degli ebrei, che si erano cercati i problemi che avevano».
Livingstone ha precisato di non aver mai chiesto a una donna musulmana di togliersi il velo e ha criticato Straw, che invece ha rivelato di considerarne la rimozione una condizione indispensabile per il dialogo negli incontri con il suo elettorato. «Se sei in una posizione di potere e chiedi a chi viene da te per cercare aiuto di togliersi il velo, non credo che molte persone sarebbero in grado di rinunciare», ha precisato. Martedì scorso il premier Tony Blair, parlando del niqab integrale per il quale un'insegnante è stata sospesa da una scuola inglese, aveva detto: «È un segno di separazione». Straw sostiene che per capirsi è necessario guardarsi in faccia. Livingstone replica: «Oggi la maggior parte della politica viene fatta per telefono». E attacca: «Sul tema del velo sono state dette un'enormità di stupidaggini». Invece, spiega, si parla poco delle barriere che la comunità musulmana è costretta ad affrontare in Gran Bretagna, come «la sistematica discriminazione nel campo del lavoro». Secondo il rapporto «Muslims in London» un londinese su 12 è di religione islamica.
Le donne musulmane sopra i 25 anni che hanno un impiego a tempo pieno sono il 15% contro il 37% della popolazione in generale.

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