il Corriere della Sera riporta la notizia sul cantante Jovanotti, il quale, in un'intervista alla radio e a "Il Senso della vita" di Bonolis, è tornato a parlare del suo rapporto con Oriana Fallaci, la grande scrittrice scomparsa da lui apostrofata come «/quella giornalista-scrittrice che ama la guerra perché le ricorda quando era giovane e bella/». Era il verso contenuto in Salvami, canzone del 2002 che attirò su Jovanotti una pioggia di critiche. «In un primo momento -- riferisce - ho provato dell'imbarazzo, poi però è prevalsa la ragione, io l'ho definita così quando non era affatto indifesa, anzi era una della voci più difese dal mondo della cultura italiana, e dopo un articolo molto violento. Ci ho provato, ma davvero non riesco a sentirmi in colpa per quelle parole». E ripensando alle critiche che le aveva mosso, non fa un passo indietro, ma spiega: «Ho reagito con rabbia, ma ero stato corretto». Pacifista convinto e contrario alle guerre, (/così lo definisce l'articolo del Corriere/) Jovanotti ricorda il suo sgomento dopo l'attentato alle Torri gemelle di New York. «Quel giorno - afferma intervistato da Bonolis - ho patito moltissimo, perché anch'io mi sento un po' americano. Ma non credo che esistano un miliardo di persone che ci odiano: l'undici settembre ero in Pakistan e non avevo l'impressione di trovarmi in una terra ostile. Anzi - puntualizza - erano molto ospitali»./
Siamo in democrazia e ognuno può pensare quello che crede, ma come "pacifista convinto" il sig. Jovanotti mi sembra assai poco coerente e convincente. Non mi risulta, infatti, che dopo quella dedicata a Oriana Fallaci egli abbia scritto canzoni ironiche riguardo la smania di guerra santa e di strage contro i crociati ed i maiali ebrei da parte di Bin Laden, o rime per irridere il delirante proposito espresso da Mahmud Ahmadinejad di cancellare lo Stato di Israele dalla faccia della terra. Né mi pare che Jovanotti abbia mai stigmatizzato in musica o in versi i terroristi come Nasrallah che, oltre a sabotare esplicitamente qualsiasi processo di pace, predicano quotidianamente di voler vedere scorrere abbondante il sangue degli sporchi sionisti. È opinione di Jovanotti che Bin Laden, Ahmadinejad e Nasrallah siano rispettabili uomini di pace verso i quali sarebbe scorretto fare ironia? O forse vuole convincersi e convincere che Oriana Fallaci fosse una guerrafondaia molto più pericolosa dei suddetti sullodati signori?