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Lettera a difesa di Benedetto XVI 26/09/2006
Dallas 21 settembre,2006

Di fronte ho ancora lo spettro della seconda guerra mondiale e penso che la prossima sara' ben piu' nefasta. Nello scrivere usero' un tono conciliatorio ed equilibrato come e' stato l'intento del Papa che dall'alto della sua cattedra ha parlato con autorevolezza e grande carisma, citando Emanuele Paleologo e ha invitato i seguaci cristiani e musulmani ad un dialogo interreligioso ed ad un esame dottrinale delle Scritture. Cosa c'e' di meglio di un confronto basato sull'ermeneutica cristiana e musulmana per chiarire i profondi contrasti esistenti in un mondo in cui alle parole si risponde con la spada? Il Papa e' un uomo di pace e di cultura che ha cercato di chiarire il significato del rapporto tra Fede e Ragione un tema assai caro alla Chiesa sin dal Basso Impero e su cui Tommaso d'Aquino aveva scritto un libro. Lo stesso Dante non aveva nascosto le sue perplessita' verso i musulmani tanto che li considerava seminatori di discordie......e anche noi moderni ci chiediamo perche' nel mondo islamico non ci sia nessuna voce autorevole che plachi le folle scatenate e le riconduca alla ragione, non ci sia una figura morale che condanni il sangue versato di chi solo esercita un suo inalienabile diritto che e' la liberta' di parola? Guardiamole quelle masse arrabbiate, deprivate, oppresse dall'ignoranza ,dal fanatismo e dall'arretratezza in cui le fanno vivere i loro despoti. Noi, noi dovremmo indietreggiare di fronte a loro e magari chiedergli scusa, a loro che tagliano le teste, linciano gli omosessuali, lapidano le donne e assassinano le suore. Guardiamoli i loro leader come il sig.Ahmadinejad, il negazionista che osa dire che vuole cancellare Israele dalla carta geografica, vuole vaporizzarla e incenerirla usando tutto l'armamentario lessicale antisemita per farci paura? Ma il Papa ha dimostrato di non aver paura. Ha parlato, ha detto la verita' e ha dato a tutti una grande lezione di coraggio. Invece i tanti Romano Prodi, quelli che vanno in chiesa tutti i giorni a battersi il petto, stanno zitti, sono tante bocche cucite.., non hanno> voluto nemmeno dire una parola , ne' fare un gesto in difesa del Pontefice. Pavidi! I tanti cattocomunisti che non seppero dire di no all'invasione sovietica di Budapest e di Praga e non ebbero il coraggio di dissociarsene , anche loro erano tante bocche cucite come Gunther Grass che ha appena confessato di essere stato un nazista. l tanti Pietro Ingrao che solo adesso, quando sono prossimi alla morte recitano pubblicamente mea culpa per aver ostacolato il cammino della liberta' dei popoli verso l'autodeterminazione .....E ricoprono pure, per beffa del destino, anche le piu' alte cariche dello stato!. Loro dovrebbero chiedere scusa a quei popoli che hanno oltraggiato ,non noi, non il Papa, quando invece dovrebbe essere sostenuto ed ammirato per il difficile passo che ha compiuto, per i cammino che ci indica da percorrere. Lui lo ha gia' iniziato e sulle sue fragili spalle porta un pesante carico e noi tutti,credenti e non credenti dovremmo metterci al suo fianco. Ci conforta il pensiero di avere un Papa che fresco del suo pontificato ha segnato gia' una svolta decisiva nella storia della Chiesa, un Papa che ha cominciato una disputa sul terreno dei grandi valori etici, filosofici e religiosi della nostra epoca. Esprimiamo al Papa tutta la nostra solidarieta.
Piera Bracaglia-Morante Prister

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