Cosa ne pensano delle parole di Ernesto Galli Della Loggia Sergio Romano e Farian Sabahi ? 19/09/2006
Pubblichiamo una lettera inviata al Corriere della Sera:
Illustre Ambasciatore Sergio Romano,
Le invo la parte conclusiva dell'articolo del Professor Galli Della Loggia apparso ieri sul Corriere della Sera. Niente di nuovo per Lei in quanto non ho dubbi che lo abbia letto e fatto Suo. Per me, invece, una semplice curiosità: la richiesta di un Suo autorevole commento a queste conclusioni.
"I toni irati e intimidatori che oggi si rovesciano sul Papa sono analoghi a quelli levatisi ieri a proposito delle vignette su Maometto o l'altro ieri a proposito dei «Versetti Satanici» di Salman Rushdie. Essi servono solo a confermare quanto sia difficile il rapporto tra la nostra cultura, che tra molte altre cose conosce da secoli, anche in campo religioso, la filologia, la critica dei testi, la discussione libera, e una cultura, invece, che non avendo né larga né lunga esperienza di ciò, scambia tutto permalosissimamente per bestemmia e per offesa. Una cultura che, dando quasi a vedere di non saper rispondere in altro modo, subito minaccia, esige pentimenti, assalta e promette morte. Guai però a farsi spaventare. Ci sono sfide — ci ricorda oggi l'antica staffetta di Giustizia e Libertà Oriana Fallaci — alle quali c'è una sola risposta possibile e ragionevole: «non mollare»."
Cordialità
Giuseppe Casarini-Binasco (MI)
E una inviata alla Stampa:
Gentile Signora Farian Sabahi,
Le riporto un passaggio del Suo articolo apparso di recente sulla Stampa: "Recentemente a Istanbul l’avvocatessa Julia Gulbahar mi ha chiesto provocatoriamente come osavo intervistarla sui diritti delle donne, io che abito in Italia, «dove il divorzio e l’aborto sono conquiste recenti e dove il Papa ancora oggi vieta l’uso di anticoncezionali». I soprusi nei confronti delle donne in Paesi come il Pakistan? «Sono motivati dai costumi tribali, se a essere applicati fossero i principi islamici le donne sarebbero tutelate maggiormente». "
Il Professor Galli della Loggia (parole tratte da un suo articolo apparso ieri sul Corriere della Sera) darebbe questa "semplice" ma "lapidaria" risposta, intervenendo nel "dialogo" tra Lei e l'Avvocatessa sul come si osa a vivere in Italia piuttosto che in Istanbul, : "I toni irati e intimidatori che oggi si rovesciano sul Papa sono analoghi a quelli levatisi ieri a proposito delle vignette su Maometto o l'altro ieri a proposito dei «Versetti Satanici» di Salman Rushdie. Essi servono solo a confermare quanto sia difficile il rapporto tra la nostra cultura, che tra molte altre cose conosce da secoli, anche in campo religioso, la filologia, la critica dei testi, la discussione libera, e una cultura, invece, che non avendo né larga né lunga esperienza di ciò, scambia tutto permalosissimamente per bestemmia e per offesa. Una cultura che, dando quasi a vedere di non saper rispondere in altro modo, subito minaccia, esige pentimenti, assalta e promette morte. Guai però a farsi spaventare. Ci sono sfide — ci ricorda oggi l'antica staffetta di Giustizia e Libertà Oriana Fallaci — alle quali c'è una sola risposta possibile e ragionevole: «non mollare»."