Risposta ad Adriano Sofri che critica, non senza ragione, un titolo del nostro sito
Testata: Informazione Corretta Data: 12 settembre 2006 Pagina: 0 Autore: la redazione Titolo: «Sì, quelle virgolette erano al posto sbagliato»
Riportiamo dal FOGLIO del 12 settembre 2006 un articolo di Adriano Sofriche fa riferimento a un nostra critica (visibile, in una versione aggiornata, a questo link). Di seguito, la nostra risposta, inviata anche al Foglio.
Leggo – non nell’originale, ma nella citazione che ne fa Barbara Spinelli sulla Stampa di sabato – il seguente pensiero dell’autorevole editorialista di Haaretz, Gideon Samet: “Perché Israele non consente ad abbandonare la politica ormai antiquata dell’ambiguità (ammettere e non ammettere il possesso della bomba), e non accetta supervisioni del proprio programma nucleare in cambio di supervisioni internazionali in Iran?”. Mi auguro che cresca l’attenzione a questo tema, così come a quello del legame fra Israele (e Palestina, certo) e Unione europea. Quanto a me, arrivato così tardi alle delizie di Internet, non smetto di meravigliarmi per la quantità e la qualità di insulti che consente di esalare. Il mio consigliere mi ha raccomandato di non provare nemmeno a rispondere, e anzi di guardarmi dal leggerli. Farò così, se ci riesco. Intanto però ho trovato un sito che si chiama informazionecorretta.com – nome impegnativo – e che evidentemente dissente dal mio recente articolo su Repubblica a proposito di Israele e l’atomica, il quale mi fa dire ripetutamente, fin dal titolo, che io propongo a Israele di rinunciare all’atomica “per toccare il cuore di Ahmadinejad”. Così, fra virgolette. Ora, io mi auguro che al presidente iraniano tocchi qualcosa di molto diverso. Né era possibile l’equivoco, dal momento che ho apprezzato, e non da oggi, il bombardamento israeliano di Osiraq, e auspico, non da oggi, l’opposizione più strenua a quel farabutto. Perché rovesciare così la mia opinione, e farne passare per testuale la contraffazione? di Adriano Sofri
Sono il redattore di Informazione Corretta che ha scritto la critica all'articolo di Adriano Sofri sul disarmo nucleare unilaterale di Israele e ne ha curato la titolazione. Le virgolette sono finite dove non dovevano. La tesi di Sofri mi era sembrata tanto paradossale da dover ricorrere a un'iperbole per sintetizzarne il senso in un titolo e per esprimere un radicale dissenso. Non c'era l'intenzione di costruire una falsa citazione letterale, ma appunto quella di sottolineare un'iperbole. Il testo della critica e la pubblicazione integrale dell' articolo dovrebbero testimoniare della mia buonafede. In ogni caso, dato che le convenzioni sono altre, si è prodotto un equivoco del quale mi scuso e al quale ho ora cercato di rimediare, eliminando la frase tra virgolette e pubblicando su Informazione Corretta di oggi la nota di Sofri e questa risposta. Resta il fatto che l'ipotesi di un'Israele reso più sicuro dalla rinuncia a una parte del suo arsenale militare sembra a me e a tutta la redazione del tutto implausibile. Non crediamo che compiendo una tale scelta Israele otterebbe un maggiore impegno a garanzia della sua esistenza da parte di una comunità internazionale che dimostra in ogni occasione di non sapere, o di non volere, comprendere i rischi ai quali è esposto , né che l'Iran si preoccuperebbe molto del venir meno di qualsiasi giustificazione difensiva al suo programma nucleare, visto che quest'ultimo mira in realtà all'obiettivo più volte dichiarato da Ahmadinejad: rendere possibile la distruzione dell'"Entità sionista", come Sofri stesso sa e scrive. Gli effetti reali sarebbero soltanto, a nostro giudizio, la riduzione del potere di deterrenza di Israele e maggiori rischi di nuove guerre. Cordialmente, Fulvio Miceli