Rendere accettabile la "retorica" di Ahmadinejad la "missione" di Farian Sabahi ?
Testata: La Stampa Data: 07 settembre 2006 Pagina: 7 Autore: Farian Sabahi Titolo: «E Khomeini disse a Gorby "Ti devi cobìnvertire all'islam"»
L'esperto di islam del CORRIERe della SERA è l'ottimo Magdi Allam. L'esperta di cose islamiche della STAMPA è invece FArian Sabahi, l'"inviatina" di Ahma dinejad, che quasi ogni giorno ci spiega che quella del presidente iraniano è solo "retorica" eche in fondo non c'è molto da preoccuparsi. Ecco il testo dell'ultima prova in tal senso, dalla STAMPA del 6 settembre 2006:
GEORGE W. Bush ha definito Ahmadinejad «un tiranno». Ahmadinejad ha replicato: «Bush, di fronte a Dio non vali nulla». E, ribadendo il prestigio del sistema teocratico, ha aggiunto: «Il marxismo è ormai Storia, mentre è manifesta l’incapacità del liberalismo di guidare il mondo. Oggi invitiamo l’Umanità a seguire l’unico, vero cammino». Quali sono le motivazioni di questo rilancio mistico di Ahmadinejad? Perché insiste sulla retta via da seguire? Il riferimento alla fine del comunismo era stato anticipato nel 1989 dall’ayatollah Khomeini, quando Gorbaciov gli aveva offerto un accordo strategico: Mosca avrebbe appoggiato Teheran contro Washington in cambio dell’aiuto contro i mujaheddin afgani, a loro volta sostenuti dagli americani. In risposta, Khomeini invitò Gorbaciov ad abbracciare l’Islam, aggiungendo che «l’Iran, la più grande e potente base del mondo islamico, può facilmente riempire il vuoto ideologico nel vostro sistema». In un’altra lettera, inviata nel novembre 1979 a Giovanni Paolo II, il fondatore della Repubblica Islamica aveva criticato il Papa per non avere manifestato «a questa nazione oppressa un po’ di simpatia e di considerazione». Aveva accusato il presidente Usa Jimmy Carter di essere «un falso cristiano». La missiva era stata consegnata a monsignor Annibale Bugnini che si era recato a Qum per trasmettere la richiesta del Papa di rilasciare i funzionari dell’ambasciata Usa accusati di «spionaggio e complotto contro il popolo iraniano». Se oggi Ahmadinejad recupera la retorica di Khomeini, il suo obiettivo principale è distogliere l’attenzione dai problemi dell’Iran. Ma non va sottovalutata la potenza del messaggio dell’Islam sciita dove la lotta decisiva, ingaggiata dal Mahdi contro le potenze di tenebra, è legata al Cristianesimo. Sarà infatti il dodicesimo Imam, Muhammad ibn Hasan detto Sahib az-Zaman (il Signore del tempo) entrato in occultamento nell’873 dell’era volgare, a sancire non solo la vittoria finale dell’Islam ma anche a preparare il Secondo Avvento di Gesù. La genealogia del dodicesimo Imam è legata al Cristianesimo: il decimo Imam, ‘Ali Naqi, morto nell’868, scelse infatti come sposa per suo figlio Hasan ‘Askari una principessa bizantina che faceva risalire la sua discendenza, a Simon Pietro, «l’erede» di Gesù. Il Mahdi raccoglie dunque la duplice eredità di Maometto e di Cristo. Finché sarà in occultamento, il suo doppio retaggio è depositato presso i successori dei Profeti e dei dodici Imam. E dunque, nella teoria khomeinista, presso il faqih (l’esperto di diritto islamico) a capo della Repubblica Islamica. È questo nesso tra sciismo e Cristianesimo a spingere Ahmadinejad e, prima di lui, Khomeini, a invitare i leader del mondo a scegliere l’Islam come unico vero cammino.
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