Il MESSAGGERO del 23 agosto pubblica a pagina 2 un'intervista di Anna Guaita Juan Cole, professore di storia del Medio Oriente all'università del Michigan, sulla missione internazionale in Libano.
Cole era stato intervistato da REPUBBLICA in occasione del discorso di bush sull ' 'islamo-fascismo" e aveva dichiarato che definire con quel termine l'ideologia di Bin Laden è altrettanto scorretto e offensivo che chiamare "guideo-nazisti" il likudnik o i neoconservatori.
Si poteva facilmente prevedere che uno così sarebbe stato di nuovo intervistato da i nostri quotidiani, e Anna Guaita non deve essere stata delusa dal suo interlocutore.
Cole infatti va subito al dunque. Hezbollah è finanziato e controllato dall'Iran, ed'è dunque il rapporto con questo paese il vero nodo della crisi in atto.
Oltre alla consueta difesa del "diritto iraniano al nucleare civile" e alla stupefacente afermazione che l'unico problema del regime sarebbe quello di credibilità posto dall'aver "nascosto alcune ricerche agli ispettori dell'energia atomica" propone un altro sofisma volto a ribaltare la percezione della realtà mediorientale.
Secondo lui tutto si risolverebbe con il "dialogo", se non fosse che Stati Uniti e Israele
hanno dipinto i loro nemici intermini così catastrofici, come la personificazione del male, che si sono tagliati ogni possibilità di parlarci
Cole evidentemente ignora che il regime iraniano chiama gli Stati Uniti e Israele grande e piccolo Satana, e che Ahmadinejad ha dichiarato che Israele dovrebbe essere cancellato dalla carte geografica.
Chi ha dipinto chi come la personificazione del male ?
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