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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
15.08.2006 "Schizofrenia identitaria"
Magdi Allam commenta una ricerca sui musulmani europei

Testata: Corriere della Sera
Data: 15 agosto 2006
Pagina: 12
Autore: Magdi Allam
Titolo: «I musulmani in Europa Prima islamici, poi cittadini»
Dal CORRIERE della SERA del 15 agosto 2006:

Le comunità musulmane in Europa emergono come un iceberg in preda a una schizofrenia identitaria, in bilico tra l'aspirazione ad affermarsi come entità islamica distinta dalla popolazione autoctona e la preoccupazione di non essere assimilata all'estremismo islamico. Condividendo tuttavia le medesime posizioni radicali degli estremisti islamici e dei musulmani residenti nei Paesi islamici circa il rifiuto di Israele, la condanna degli Stati Uniti, il sostegno ad Hamas e all'Iran, ovvero la miscela ideologica esplosiva che in definitiva fa emergere la punta dell'iceberg, ovvero il terrorismo islamico.
È questo il dato più significativo del sondaggio realizzato recentemente dal «Pew Global Attitudes Project» (www.pewglobal.org). A cui gli autori del sondaggio hanno dato un titolo che a mio avviso è quantomeno parziale («I musulmani in Europa: le questioni economiche sono la principale preoccupazione circa l'identità religiosa e culturale»). Basato sul fatto che la disoccupazione risulta in cima alle preoccupazioni dei musulmani in Gran Bretagna (46%), in Francia (52%), in Germania (56%) e in Spagna (55%). Mentre la preoccupazione per l'estremismo islamico si attesta in seconda posizione per il 43% dei musulmani in Gran Bretagna, il 26% in Francia, il 23% in Germania, il 21% in Spagna.


Schizofrenia identitaria

Il dato sull'identità attesta come la schizofrenia identitaria sia la causa principale dei problemi dei musulmani e rappresenti il principale fattore di discrepanza rispetto alla popolazione autoctona. In Gran Bretagna addirittura l'81% dei musulmani considera se stesso in primo luogo come detentore di una identità islamica e solo il 7% dichiara di essere in primo luogo britannico. Un dato simile a quello registrato in Spagna (69% contro il 3) e in Germania (66% contro il 13), mentre solo in Francia c'è un relativo riequilibrio tra i musulmani che affermano la preminenza dell'identità islamica (46%) rispetto all'identità francese (42%).
Tanto per avere un parametro di confronto, osserviamo che anche nei Paesi musulmani prevale l'identità islamica su quella nazionale autoctona, con l'87% in Pakistan, il 67% in Giordania, il 59% in Egitto, il 51% in Turchia, con l'eccezione dell'Indonesia (36%). Per contro nei Paesi occidentali l'identità nazionale autoctona prevale sull'identità cristiana, al 48% contro il 42% negli Stati Uniti, 59% contro 33% in Germania, 59% contro 24% in Gran Bretagna, 63% contro 16% in Russia, 83% contro 14% in Francia e 60% contro 14% in Spagna.
Altro dato significativo. Ben il 52% dei musulmani in Germania afferma di voler essere un'entità distinta dalla popolazione autoctona, contro il 30% favorevole ad adottare i costumi nazionali. In Gran Bretagna questa percentuale è del 35% contro il 41%, in Spagna del 27% contro il 53%, in Francia del 21% contro il 78%. L'80% dei musulmani britannici è preoccupato o molto preoccupato per il futuro dei musulmani nel proprio Paese, così come lo è il 72% dei musulmani francesi, il 69% dei musulmani spagnoli e il 59% dei musulmani tedeschi.
Ancora: per il 75% dei musulmani francesi il sentimento dell'identità islamica è forte o molto forte, così come lo è per il 72% dei musulmani britannici, per il 64% dei musulmani spagnoli e il 46% dei musulmani tedeschi. Questo sentimento dell'identità islamica è percepito come in crescita per il 77% dei musulmani britannici, il 58% dei musulmani francesi, il 54% dei musulmani tedeschi e il 46% dei musulmani spagnoli. E questa crescita è considerata come un fatto positivo dall'86% dei musulmani britannici, dal 75% dei musulmani spagnoli, dal 59% dei musulmani spagnoli e dal 48% dei musulmani tedeschi.


L'estremismo islamico

Eppure al tempo stesso il 69% dei musulmani britannici afferma di essere molto o abbastanza preoccupato per la crescita dell'estremismo islamico, contro il 29% che dichiara di non esserlo per niente; al pari del 59% contro 41% dei musulmani francesi, del 53% contro il 44% dei musulmani tedeschi e del 46% contro il 49% dei musulmani francesi.
Da evidenziare che sia le popolazioni europee sia i musulmani europei e perfino i musulmani dei Paesi islamici condividono la paura nei confronti della crescita dell'estremismo islamico: con punte che raggiungono l'82% dei tedeschi, il 69% dei musulmani britannici e il 74% dei pakistani. Interessante il dato che rileva come i musulmani in Gran Bretagna siano più preoccupati della popolazione autoctona (43% a 42) per l'estremismo islamico. Negli altri Paesi la preoccupazione della popolazione autoctona è maggiore di quella dei cittadini musulmani: in Germania (40% contro 23), in Spagna (35% contro 21), in Francia (30% contro 26).
Per il 58% dei musulmani britannici c'è un conflitto in atto tra i musulmani moderati e i musulmani fondamentalisti, una percezione condivisa dal 56% dei musulmani francesi, dal 49% dei musulmani tedeschi e dal 21% dei musulmani spagnoli.


I «casseurs» e Hamas

Tuttavia, ed è questo il dato più contraddittorio, i musulmani europei condividono talune posizioni di fondo degli estremisti islamici. C'è un aspetto che merita una considerazione a parte. Assai significativo è infatti il risultato del sondaggio sulla simpatia che si nutre nei confronti dei giovani casseurs protagonisti delle violenze nelle banlieues parigine e di altri grandi centri francesi. Perché c'è una sostanziale convergenza tra la simpatia espressa dai musulmani europei (75% dei britannici, 63% degli spagnoli e dei francesi, 53% dei tedeschi), e dall'insieme della popolazione (48% negli Stati Uniti, 64% in Germania, 62% in Gran Bretagna, 57% in Russia; solo in Francia prevale la condanna dei casseurs con il 54% e in Spagna con il 57%).


In bilico tra due mondi

Ancor più rilevante è la comune condivisione dei sentimenti negativi dei musulmani occidentali e dei musulmani dei Paesi islamici sulle questioni cruciali della scena internazionale. Coloro che condannano gli Stati Uniti sono pressoché gli stessi tra i musulmani britannici (65%) e quelli egiziani (69%), tra i musulmani spagnoli e i turchi (76%). Si schierano a favore dell'Iran il 71% dei musulmani britannici e il 72% dei pakistani. Si dicono contrari alla guerra degli Stati Uniti contro il terrorismo il 78% dei musulmani francesi e il 77% dei turchi. Solo il 2% dei musulmani spagnoli mostra simpatia nei confronti di Israele al pari dell'1% dei giordani. La percentuale dei musulmani francesi che sostiene i palestinesi (78%) è superiore a quella degli indonesiani (57%) e dei pakistani (50%). Così come la percentuale dei musulmani spagnoli che sostiene Hamas (57%) è superiore a quella dei turchi (44%). Perfino il dato sul nucleare iraniano trova concordanti, questa volta nella veste di oppositori alla prospettiva della bomba atomica iraniana, il 78% dei musulmani tedeschi e il 71% di quelli francesi, così come il 61% dei turchi e il 59% degli indonesiani.
In conclusione i musulmani europei sembrano in bilico tra due mondi: dell'Occidente accettano la materialità e la libertà di espressione, ma si sentono più in sintonia con i valori e l'identità del mondo islamico, fino a spingersi ad aderire alle posizioni ideologiche degli estremisti islamici.

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