Il MESSAGGERO del 14 agosto 2006 pubblica a pagina 2 un articolo di Anna Guaita incentrato su un articolo di Seymour Hersh pubblicato dal NEw Yorker.
Il giornalista che ha teorizzato la liceità di diffondere supposizioni infondate sui "crimini" del governo americano, e lo ha puntualmente fatto a proposito della vicenda di Abu Ghraib, inventando abusi diffusi e responsabilità mai provate ai vertici del Pentagono ; il giornalista che negli ultimi anni ha previsto, smentito dai fatti , la separazione del Kurdistan dall'Iraq in base a un piano israeliano e l'avvio della guerra all'Iran, sostiene ora che la guerra in Libano sarebbe stata l'attuazione di un piano aggressivo israelo-americano, non una difesa dall'aggressione di Hezbollah.
Alla base di questa tesi starebbe l'esistenza di un piano di guerra aerea a Hezbollah, concordato tra Israele e Stati Uniti.
Tutti gli stati, naturalmente, preparano piani di guerra contro i loro nemici. Specialmente se questi ultimi hanno come obiettivo la loro totale distruzione, se si stanno armando, se non hanno mai cessato gli attacchi e le provocazioni, se hanno potenti alleati, se continuano a diffondere una propaganda genocida.
A dispetto di questo, la storia dice chiaramente che Israele ha messo in atto il suo presunto piano dopo un'aggressione di Hezbollah , per difendersi.
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