Il TG 1 delle 13 del 14 agosto 2006 ha presentato un servizio dal Libano di Ennio Remondino.
Vi veniva presentato un paese distrutto dai bombardamenti israeliani, in realtà circoscritti alle zone controllate da Hezbollah e alle vie di comunicazione utilizzate per il rifornimento di armi.
Abbondavano immagini sapientemente costruite, con orsacchiotti e pupazzi abbandonati nelle strade delle città bombardate e ripresi in primo piano.
Concludendo il servizio Remondino ha commentato l'inquadratura del bossolo vuoto di un proiettile affermando che era una cluster bomb inesplosa, vietata dalla convenzione di Ginevra.
Un'identificazione della quale il giornalista non ha fornito nessuna prova, e che ricorda da vicino le "denunce" di Arafat, il quale, quando ancora era il raìs palestinese, usava mostrare alle trope telvisivi proiettili che definiva, d'autorità, all'uranio impoverito".
Un esempio insomma, di propaganda antisraeliana, di disinformazione e di demonizzazione.
In tutto il telegiornale, non un servizio è stato dedicato agli effetti della guerra in Israele.
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