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ANSA Rassegna Stampa
10.08.2006 Un lancio scorretto
dà spazio alla propaganda di Hezbollah e Iran

Testata: ANSA
Data: 10 agosto 2006
Pagina: 0
Autore: la redazione
Titolo: «ISRAELE-LIBANO: PRODI, D'ALEMA LUNEDI' A BEIRUT»

Di seguito riportiamo uno scorretto lancio dell'agenzia Ansa. I nostri commenti nel testo:

TEL AVIV - ''D'Alema andra' a Beirut lunedi' e speriamo che nel frattempo possano arrivare gli aiuti umanitari''. Lo ha detto il presidente del Consiglio Romano Prodi parlando con i cronisti a Bologna. Il premier ha aggiunto di aver parlato questa mattina al telefono con il primo ministro libanese Siniora e di aver sentito anche il presidente egiziano Mubarak il quale - ha riferito Prodi - non ha nascosto la sua 'grande preoccupazione' per gli sviluppi della crisi e della guerra in Medio Oriente.

ISRAELE SOSPENDE L'AFFONDO, GUARDA ALL'ONU
Israele ha momentaneamente sospeso l'avvio della offensiva ampliata decisa ieri dal governo concedendo un breve tempo supplementare alla diplomazia per trovare un accordo sul cessate il fuoco all'Onu, prima di dare il via a un nuovo affondo nel Libano Sud.

''Dobbiamo aspettare ancora un poco per dare una possibilita' di riuscita ai contatti per un cessate il fuoco che sono in corso al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite'', ha detto il ministro della giustizia Yitzhak Herzog alla radio militare, spiegando le ragioni dell'apparente rinvio della nuova offensiva di terra israeliana verso il fiume Litani.

PERES: LA GUERRA ASPETTI, PRIMA DIPLOMAZIA
Anche il vicepremier Shimon Peres ha detto che prima di lanciare la nuova offensiva Israele deve esplorare le probabilita' di ottenere un cessate il fuoco per via diplomatica.

Ieri il consiglio di sicurezza israeliano ha dato luce verde ad un ampliamento dell'offensiva di terra nel Libano Sud, dando pero' mandato al premier Ehud Olmert e al ministro della difesa Amir Peretz di decidere quando farla scattare e di delinearne i limiti. ''Alla guerra si puo' sempre ricorrere in un secondo tempo.

Prima vale la pena di tentare i canali diplomatici. Quindici morti al giorno - ha detto Peres - illustrano il prezzo che rischiamo di dover pagare se prima non tenteremo di esaurire gli sforzi diplomatici''. Ieri 15 soldati israeliani sono stati uccisi nei combattimenti.

Sul fronte del Libano sud, la situazione oggi e per lo piu' stazionaria, con combattimenti ancora in corso in piu' aree. Nel settore orientale le forze israeliane nella notte hanno raggiunto la localita' di Marjayoun, avvicinandosi cosi' in maniera sensibile al fiume Litani.

RAZZI UCCIDONO IN GALILEA, BAMBINO FRA VITTIME
Sono una donna araba-israeliana di 23 anni e suo figlio di 4 anni le due vittime dell'ondata di razzi katiuscia caduta questa mattina sulla Galilea: lo hanno indicato le versioni elettroniche dei quotidiani israeliani, correggendo le informazioni diffuse in precedenza, che parlavano di un uomo e di una bambina uccisi. Da questa mattina 60 razzi sono caduti sul nord di Israele, facendo anche diversi feriti. I katiuscia hanno colpito fra l'altro Kiryat Shmona, Carmiel, Safed e Nahariya.

BATTAGLIA A MARJAYOUN E RAID OVUNQUE
All'indomani della minaccia del leader di Hezbollah di trasformare il Sud del Libano in un ''cimitero per gli invasori sionisti'', truppe israeliane hanno preso alle prime ore del giorno il controllo della cittadina cristiana di Marjayoun, a circa sette-otto km dalla frontiera con Israele.

Soldati sono stati visti pattugliare a piedi la cittadina e allo stesso tempo carri armati prendevano posizione nella zona. La presenza di altri militari israeliani e' stata segnalata anche nei vicini villaggi di Burj al Molouk e Qlaiah.

Alcune ore dopo le emittenti Tv al Arabiya e al Manar hanno pero' riferito che le forze israeliane si sono ritirate dall' abitato e che almeno 14 carri armati sono rientrati nei confini israeliani in direzione di Metulla.

Il movimento sciita Hezbollah,

non gruppo terroristico, ma "movimento sciita", come se si trattasse di un innocuo gruppo religioso

 tramite la sua emittente Tv al Manar, ha affermato che suoi guerriglieri hanno distrutto 12 carri armati israeliani Merkava, e di averne ''ucciso o ferito gli equipaggi'', in combattimenti nella piana di Khiam, sempre nei pressi di Marjayoun. Hezbollah ha anche negato ''categoricamente'' che ci siano stati degli iraniani tra i miliziani rimasti uccisi nel Sud del Libano nei combattimenti contro le forze israeliane, come affermato dal'emittente Tv israeliana Canale 10. Si tratta di ''menzogne che il nemico sta cercando di propagare''.

la smentita dell'Iran, uno regime totalitario che fa della menzogna propagandistica uno strumento di governo viene riportata sullo stesso piano, se non come maggiormente credibile, della tesi di Israele, una democrazia dove i media sono liberi e spesso molto critici con il governo e dove anche i media stranieri agiscono liberamente

Frattanto, i caccia e l'artiglieria di Israele hanno continuato a bombardare varie zone del Paese, inclusa Beirut, dove sono state colpite antenne su palazzi nel quartiere di Manara, nei pressi del lungomare. Colpita anche la localita' di Rayak, nella valle della Bekaa, e il villaggio di Amchit, sulla costa ad una trentina di km a Nord della capitale, dove elicotteri da combattimento hanno bersagliato alcuni edifici nei pressi della strada che sovrasta il porticciolo, tra cui uno che ospita installazioni della radio nazionale libanese. Altri bombardamenti aerei israeliani sono stati segnalati sulle montagne della vicina Batrun, una decina di chilometri piu' a Nord.

Non viene chiarito che Isreale bombarda le postazioni Hezbollah, non obiettivi civili scelti a caso

Nel Nord del Paese, nei pressi di Tripoli, le forze israeliane hanno lanciato una pioggia di volantini per rendere noto che ''dopo le 20:00 (di questa sera) ogni camion o furgoncino pick-up in movimento'' sara' sospettato di trasportare razzi o equipaggiamenti militari e quindi sara' colpito.

Un monito che rendera' ancora piu' difficile l'opera delle agenzie umanitarie impegnate a soccorrere popolazione e sfollati.

Un monito che serve ad evitare tragedie. Israele ha concesso tempo sia all'evacuazione che ai soccorsi, mentre i razzi katyusha continuavano a cadere sul suo territorio.
I mezzi di soccorso, poi, già da tempo ricevono da Israele specifiche autorizzazioni per mettersi in viaggio.

oncordano
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