Spett. Amici della Redazione di I.C.,
da alcuni giorni non appaiono lettere in " dite la vostra" e sì che il Vs. attento e scrupoloso lavoro di segnalazioni appare tale, per gli articoli e le corrispondenze da Israele, da meritare particolare attenzione. Colpa delle ferie, dell'esiguo numero dei lettori, dell'indifferenza e dell'abitudine ai tristi accadimenti o delle solite e ritenute scontate e talvolta sterili analisi dei vari commentatori nazionali ed internazionali?
Se permettete vorrei rompere questo silenzio ed esprimere la mia più profonda gratitudine per l'amore verso la libertà e la sicurezza di Israele a quei quattro Amici Ebrei Italiani, citati da Libero, ed accorsi in aiuto del loro popolo dimentichi, in particolare i piu giovani dei loro sogni e delle loro personali aspirazioni, grazie e shalom!
Vorrei rompere questo silenzio e far sentire la mia voce amica a quei soldati israeliani, talvolta oscuri personaggi ma degni di ammirazione per coraggio ed abnegazione, tratti dalle cronache dal fronte di Fiamma Nirenstein, a quella cara bambina confortata dal pupazzo amico di cui parla Edna Calò e a tutti i bambini impauriti dal suono delle sirene annunciatrici di un imminente pericolo mortale; vorrei rendere un omaggio, stavolta silenzioso e commosso, a tutte le vittime: ai soldati, ai civili israeliani ed anche a tutti gli altri incolpevoli innocenti siano essi arabi e non, palestinesi e non, libanesi e non.
Un silenzio rotto da una voce accompagnata dalla speranza e dall' auspicio di una forte e completa vittoria di Israele, dal desiderio della distruzione delle forze del male, da un monito ai potenti del mondo che auspica la ricerca di un modo certo e non ipocrita di portare alla pace.
Grazie per l'attenzione e cordiali saluti
Giuseppe Casarini