Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein".
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)
Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine.
Grossman, Oz e Yehoshua chiedono una tregua ma continuano a rivendicare il diritto all'autodifesa di Israele
Testata: Corriere della Sera Data: 07 agosto 2006 Pagina: 3 Autore: DAVID GROSSMAN AMOS OZ ABRAHAM B. YEHOSHUA Titolo: ««Una guerra giustificata ma ora serve la tregua»»
Dal CORRIERE della SERA del 7 agosto 2006:
L'aggressione che l'organizzazione di Hezbollah ha condotto contro Israele all'interno del suo territorio, con l'uccisione e il rapimento di soldati israeliani e il lancio di missili in zone abitate da civili, obbliga Israele a intraprendere una vasta azione militare allo scopo di proteggersi dall'organizzazione stessa oltre che dal governo libanese, il quale fornisce protezione e sostegno a questo gruppo sanguinario, che abbraccia la causa della distruzione di Israele. L'azione militare, in quanto tale, ai nostri occhi appare giustificata da un punto di vista etico e si correla alla legittimazione internazionale dettata dall'autodifesa nei confronti dell'aggressione da parte di uno Stato nemico. E nonostante tale azione abbia, con nostro sommo rammarico, colpito la popolazione civile dello Stato nemico, il suo obiettivo non era certo quello di uccidere civili, al contrario di quanto si propongono gli Hezbollah, i quali, con la protezione del governo libanese, hanno lanciato migliaia di missili su zone civili israeliane, causando decine di morti, sia ebrei che arabi. A questo punto della guerra ci appelliamo al governo di Israele affinché concordi un cessate il fuoco bilaterale. Questo perché, a quanto pare, i ragionevoli e possibili obiettivi dell'azione militare sono già stati raggiunti, e non esistono giustificazioni per causare ulteriori sofferenze e spargimenti di sangue su entrambi i fronti per obiettivi impossibili da ottenere e che non valgono tanta sofferenza. La nazione libanese non ha il diritto di chiederci di rispettare la sua sovranità, se si rifiuta di assumersi la piena responsabilità nei confronti di tutti i suoi cittadini e dell'intero suo territorio. L'insistenza da parte di Israele a voler proteggere in modo aggressivo i propri confini e cittadini è stata resa, a nostro avviso, sufficientemente chiara alla nazione libanese, di conseguenza non vi è motivo di aggravare ulteriormente le nostre o le loro sofferenze. Perciò, esprimendo comunque in linea di principio pieno sostegno all'azione militare di Israele, chiediamo un immediato accordo per il cessate il fuoco.
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