Dal FOGLIO del 3 agosto 2006:
Scommessa sui morti
“Ho vissuto fino al 2002 in un piccolo villaggio sciita in Libano. L’impegno sociale del partito di Dio da noi è stato costruire una scuola, ma sopra a un bunker pieno di razzi. Uno sceicco mi ha spiegato ridendo che gli ebrei avrebbero perso in ogni caso, perché o quei razzi sarebbero stati lanciati contro di loro, o – se loro avessero bombardato il bunker – si sarebbero attirati la condanna del mondo per le morti dei civili”.
dottor Mounir Herzallah lettera al Tagesspiegel, 31 luglio 2006
Questa tattica di Hezbollah si è rivelata particolarmente efficace nella vicenda della strage di Cana.
Recentemente un indagine del blog Eureferundum ha dimostrato la manipolazione mediatica della tragedia.
In particolare analizzando le immagini , viste in quasi tutti i quotidiani italiani , di un soccorritore che estrae dalle macerie un bambino e lo mostra ai fotografi.
In diverse fotografie, prese da diverse angolature, nell'arco di 4 ore l'uomo mostra sempre lo stesso bambino.
Un'evidente manipolazione, che diviene ancora più inquietante quando si apprende che l'uomo era presente, ed'è stato fotografato durante i soccorsi portati nel 1996 all'epoca della precedente strage di Cana, provocata anche allora dalla tattica di Hezbollah, che si nascondono dietro i civili
http://eureferendum.blogspot.com/2006/07/milking-it.htm
http://eureferendum.blogspot.com/2006/07/who-is-this-man.htmlhttp://eureferendum.blogspot.com/2006/08/green-helmet-mystery-continues.html
Anche fonti libanesi puntano il dito contro Hezbollah. Riportiamo un articolo di Roee Nahmias ripreso dal sito YNet:
Elementi anti-siriani nel Libano puntano il dito apertamente contro
Hizbullah come colpevole dell'uccisione di dozzine di civili per
ridurre il piano di disarmo del gruppo. "Hizbullah ha piazzato una
rampa di lancio di missili sul tetto dell'edificio ed ha portato dei
bambini disabili all'interno per provocare una risposta Israeliana",
scrivono.
C'è Hizbullah dietro il tragico incidente nel villaggio di Qana che
è costato la vita a circa 60 persone? [28 persone, stime ufficiali, n.d.r.]
Mentre le Forze di Difesa
Israeliane continuano ad investigare le circostanze che hanno
portato alla distruzione dell'edificio, alcuni in Libano non esitano
a puntare il dito contro l'organizzazione sciita reclamandone la
responsabilità per l'uccisione di dozzine di persone.
Il sito web libanese LIBANOSCOPIE [in francese]
(http://www.libanoscopie.com/fulldoc.asp?doccode=994&cat=2),
associato ad elementi cristiani nel paese che apertamente sostengono
il movimento anti-siriano "March 14 Forces", riporta che Hizbullah
ha escogitato una strategia per l'uccisione di innocenti nel
villaggio di Qana, allo scopo di far fallire il "piano a sette
punti" del Primo Ministro Fouad Sinora, che prevede il dispiegamento
dell'esercito libanese nel sud del Libano ed il disarmo di Hizbullah.
Bambini disabili introdotti nell'edificio
"Siamo stati informati da fonti credibili che Hizbullah, allarmato
dal piano di Sinora, ha escogitato un incidente che potrebbe
cambiare il corso dei negoziati.
Sapendo perfettamente che Israele non avrebbe esitato a bombardare
obiettivi civili, i cecchini Hizbullah hanno piazzato una rampa di
lancio di missili sul tetto dell'edificio in Qana e vi hanno portato
dei bambini disabili all'interno, in modo tale di provocare una
risposta dalla Forza Aerea Israeliana. In questo modo, hanno
pianificato di trarre vantaggio dalla morte di innocenti e bloccare
le iniziative dei negoziati", si dice nel sito.
Gli editori del sito affermano inoltre che Hizbullah non solo ha
pianificato l'evento, ma ha scelto Qana per una ragione
specifica: "Qana era già diventata un simbolo per massacri di civili
innocenti, e così hanno creato 'Qana 2'. Infatti l'incidente è stato
chiamato dai mass media arabi "la seconda strage di Qana".
Intanto vengono correti i dati sul numero di morti a Cana:
Sarebbero 28 (compresi 19 bambini) le vittime finora accertate del bombardamento su Qana. La nuova stima e' stata fornita giovedì da fonti sanitarie libanesi. Vari osservatori pongono domande che per adesso non trovano risposta: Da dove era uscita la stima di “quasi 60 morti” e su cosa si basava? Su cosa si basano le stime delle vittime ancora sepolte sotto le macerie dell'edificio? Come mai non sono state usate le 48 ore di calma per far arrivare mezzi pesanti in grado di spostare le macerie? E, a maggior ragione, su cosa si basano e quanto sono attendibili le stime dei morti in tutto il Libano, civili e non? (fonte israele.net)