Hamas e i settlers potrebbero fare "la pace in cinque minuti" parola del defunto sceicco Yassin
Testata: Il Manifesto Data: 02 agosto 2006 Pagina: 5 Autore: Annalena Di Giovanni Titolo: «Il rabbino che parla con Hamas «Noi e loro, in nome di Dio»»
Per anni ci hanno raccontato che l'origine del conflitto mediorentale stava esclusivamente nell'"occupazione" israeliana di Cisgiordania e Gaza. Con i settlers nei ruolo non dei cattivi, che tutti gli israeliani erano malvagi occupanti razzisti, ma dei pessimi. Anche a motivo delle loro motivazioni religiose, del loro "fondamentalismo". Oggi l'aggressione di Hezbollah e di Hamas a partire da Gaza, teleguidata dall'Iran, manifesta a chiunque voglia vedere che quella contro Israele non è una guerra motivata da contenziosi territoriali, ma una jihad che mira al suo puro e semplice annientamento. Ecco allora che al MANIFESTO si inventano uno scenario del tutto nuovo. E' l'intransigenza di Israele, che non accetta il ricatto dei terroristi che rapiscono i suoi soldati ( terroristi che evidentemente, se premiati, potrebbero decidere ripetere all'infinito il medesimo gioco) a impedire la pace, mentre è il "dialogo tra le religioni", nella fattispece tra un rabbino colono e i pii musulmani di Hamas (incluso a suo tempo lo sceicco Yassin, responsabile di centinaia di morti e migliaia di mutilati in Israele) a poter riportare la pace in Medio Oriente. Con una strana inversione dei ruoli il leader laburista e militante pacifista Amir Peretz è diventato il guerrafondaio nemico della pace, e un rabbino colono che vive a Tekoa l'israeliano "buono", cioè utile a condannare le decisioni di un governo democraticamente eletto impegnato a difendere il paese da un'aggressione. Di seguito dall'edizione del 2 agosto 2006, la farsesca intervista al rabbino Menachem Fruman , con ogni evidenza un uomo che non si rende conto di essere strumentalizzato dalla propaganda dei nemici mortali della sua patria.
Ecco il testo:
Rabbino della colonia di Tekoa, vicino a Betlemme, fondatore del movimento stesso che ha portato agli insediamenti religiosi nei Territori occupati palestinesi, il rabbino Menachem Fruman sembra quasi offendersi di fronte al nostro stupore nello scoprire dei suoi rapporti con Hamas. «Preciso che i miei rapporti con Hamas proseguono da almeno 25 anni», ci dice;«del resto intrattengo rapporti anche con lo sceicco Tantawi di al-Azhar e con tutti i leaders religiosi che riesco ad avvicinare.Sono stato in contatto per anni con lo sceicco Ahmad Yassin, che israele ha assassinato due anni fa, e per anni sono stato personalmente molto vicino a Yasser Arafat. Ritengo che l'aver speso tutta la mia vita a cercare un dialogo sia un dovere religioso, perchè è l'unico contributo per costruire la pace e quindi servire il mio Dio. Da anni sono convinto che il conflitto israelo- palestinese non è un problema politico quanto piuttosto culturale e religioso. L'unica soluzione per esso è la riconquista di Gerusalemme come città santa, capitale della pace nel mondo. Questa terra è sacra: non è nè dei palestinesi né degli ebrei. Ma il conflitto che vi si perpetua affligge il mondo intero. E lo scontro fra Occidente, rappresentato dagli ebrei, ed Islam, rappresentato dai palestinesi. Portare la pace qui sarebbe portarla nel mondo. Io non chiamo questa terra Israele: per me è la Terra Santa, è di tutti e quello sionista è un progetto anti-religioso. Lei ritiene dunque che il dialogo sia possibile? La nostra religione è molto vicina all'Islam. Entrambi siamo sottomessi alla legge divina. essa pervade ogni aspetto della nostra vita - politico, intellettuale, fisico, sessuale. I doveri e le proibizioni investono ogni sfera. In questo siamo simili.Con l'aiuto di Dio possiamo costruire un ponte fra i nostri popoli. Ma prima noi ebrei dobbiamo liberarci della nostra arroganza e chiusura. ho passato anni a studiare l'Islam perchè ritenevo fosse mio dovere capirlo. Per costruire un dialogo, per il bene dell'umanità. E' il nostro dovere come leaders spirituali dei nostri popoli. Ahmad Yassin usava dirmi: io e te, Menahem, faremmo la pace in cinque minuti.... Se la convivenza fra ebrei e palestinesi è possibile in base all' aderenza ai principi religiosi, come mai ci sono 1000 soldati stanziati ad Hebron per separare le due comunità? Mio figlio serve fra i soldati stanziati ad Hebron. E' per proteggere la piccola isola ebraica dai 300 000 palestinesi che li circondano... E lo sceicco Yassin era d'accordo con lei riguardo ad Hebron? Tutto quel che posso dire è che se c'era una cosa che avevamo in comune era la nostra attitudine: questa terra appartiene a Dio. E noi ne siamo soltanto ospiti. Cosa pensa del conflitto in corso fra Israele ed Hezbollah? La posizione di Israele è ridicola. Non possono pretendere di risolvere con le armi un conflitto contro hizbullah. Sono religiosi. Sono il partito di Dio. Devono lasciare a noi religiosi il compito di risolvere i conflitti. Ma l'imperatore del mondo, mr. Bush, non sa dialogare con le comunità religiose. Questi 25 anni di rapporti con Hamas potranno servire nei negoziati per il rilascio del soldato Shalit? Con l'aiuto di Dio. Non posso dirmi ottimista. sono in costante contatto con i leaders di Hamas, oggi ho già parlato tre volte con Ismail Haniyyeh, ma è una situazione molto, molto difficile.
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